Un maniaco della parola esatta, ossessionato con la verità, con l’etica. O forse un comunicatore conscio che questa è una trincea imprescindibile?
Si potrebbe dire molto di luí quando esercitava come «un giornalista» e «non andava a dormiré senza passare per il quotidiano Granma e corretto diversi titoli».
Perchè il leader storico, Fidel Castro Ruz –secondo l’intellettuale Ignacio Ramonet–, «era un uomo eccezionalmente intelligente con il Linguaggio, un maestro giornalista».
Nel dibattito Fidel nella stampa: il leader che ha scritto la storia, che è stato al centro nella seconda giornata del Festival Internazionale Granma Rebelde, e non sono stati pochi gli aneddoti suquato vincolo tra i media di comunicazione e Fidel.
«Il Comandante in Capo utilizzava la stampa. Un esempio fu quando stando sulla Sierra Maestra e il giornalista statunitense Hebert Matthews lo intervistò e diffuse la notizia che sì, era vivo », ha ricordato Ramonet.
La giornalista Yunet López Ricardo, ha chiarito che Fidel sapeva che doveva giungere al popolo in qualche modo e lo faceva difendendosi con la penna , pecrhè un politico senza massa è uguale a zero»
Con le su investigazioni conobbe che il Comandante scriveva i suoi pensieri in un piccolo quaderno e faceva anche «diverse cancellature», come impronte alla ricerca della parola precisa.
Tubal Páez Hernández, che fu vice direttore del giornale Granma, ha raccontato che quell’ uomo con un’ampia visione dell’umanità era «minuzioso con i suoi giornalisti».
E anche questo: «quando partecipava alla redazione centrale prendeva la direazione del quotidiano».
Il foto reporter e premio nazionale di giornalismo José Martí, Juvenal Balán Neyra, commentando la sua relazione con Fidel ha confessato la sfida che rappresentò per lui mantenere il legato di coloro che prima lo avevano fotografato durante la creazione di un paese nuovo: «Le coperture giornalistiche erano agitate perché il Comandante stava sempre in primo piano, in ogni momento, e io dovevo affrettarmi per catturare una buona immagine», ha precisato.
I giornalisti Alina Perera Rubio e Randy Alonso Falcón, hanno dichiarato che Fidel comprese sempre che la comunicazione è un’arma poderosa.
«Per quello vi ricorse in tutte le varianti possibili e noi dobbiamo accudire a lui tutti i giorni, perchè sapeva come dare battaglia».




