
«E adesso a lavorare, a organizzare e mettere in attività lo spirito creatore, l’entusiasmo della donna cubana, per far sì che (…) faccia sparire anche l’ultima traccia di discriminazione e abbia (…) il luogo che le corrisponde nella storia della patria».
Fidel Castro Ruz fece questa convocazione il 23 agosto del 1960, durante la fondazione di una pietra miliare
nell’unità, la Federazione delle Donne Cubane (FMC).
In una società erede di pregiudizi machisti implantati da secoli nel segno coloniale, il Comandante in Capo espresse elogi per il loro coraggio mostrato nella battaglia per la liberazione con una frase di radice martiana: «Qui non solo lottano gli uomini, qui come gli uomini lottano le donne».
Anche nel salone teatro della Centrale dei Lavoratori di Cuba, il leader aveva associato l’amore materno alle aspirazioni per un futuro splendente, con la condanna dell’ingiustizia, della miseria, del dolore e del lutto imposti come destino sino al 1º gennaio del 1959.
Precisó la necessità di preparle per i più diversi impegni e la pratica sostenne questo criterio con offerte di lavoro, accompagnate da corsi d’economia domestica, taglio e cucito, e anche di automobilismo-
Le emanciparono inoltre l’alfabetizzazione, la Facoltà Operaio Contadina, l’apertura gratuita delle università...
Sorsero opportunità necessarie per realizzare una delle più grandi conquiste dell’essenza umanista dell’Isola rinata: sradicare la prostituzione.
Inoltre si moltiplicarono le scuole semi-interne, le borse di studio interne e gli asili d’infanzia con l’obiettivo di custodire i bambini mentre le madri lavoravano.
Tra questi miracol c’era anche la forte dolcezza di Vilma Espín Guillois, dedicata, dal trionfo rivoluzionario, a creare condizioni per l’emancipazione completa della donna. Una sfida in questo proposito fu la costituzione della FMC, della quale Vilma è stata presidente sino alla sua scomparsa, il 18 giugno del 2007.
Il suo apporto è stato di grande importanza nello stabilimento dei Codici dell’Infanzia e la Gioventù, così come quello della Famiglia, frutti della sua presidenza in due commissioni dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare: quella per la Prevenzione e l’Attenzione Sociale per l’Infanzia e la Gioventù e per l’Uguaglianza dei Diritti della Donna.
Da quale prodezza nella Rivoluzione sono eslcuse le donne cubane? Già lo cantato Liuba María Hevia… in loro «si cerca il meglio del’utopia».