
Ciego de Ávila- Con la recente notizia di sei nidi di tartarughe a Playa Prohibida, ubicata in un’area della Riserva Ecologica Centro-Ovest di Cayo Coco, sommano sette le registrazioni di deposizione di uova dell’emblematico rettile marino nell’arcipelago Jardines del Rey, durante l’attuale stagione di riproduzione compresa tra i mesi di maggio e di agosto principalmente.
Il biologo Daylon Fundora Caballero, capo del Dipartimento delle Risorse Naturali, Ecosistemi Prioritari e Cambio Climatico, nella Vice Delegazione dell’Ambiente della Delegazione Territoriale del Ministero di Scienza, Tecnologia e Ambiente (DT Citma) di Ciego de Ávila, ha notificato nella rete sociale Facebook, la nascita di circa un centinaio di tartarughine, corrispondenti a uno dei nidi.
L’8 agosto ultimo, dopo 53 giorni di protezione e monitoraggio, è avvenuta la schiusa del 100 per cento delle uova deposte in un primo nido, equivalente alla nascita di 123 esemplari di tartaruga verde (Chelonia mydas, il suo nome scientifico), ha descritto.
Parlando con l’Agenzia Cubana di Notizie (ACN), il segretario della Giunta Coordinatrice delle Aree Protette nel territorio ha sottolineato che questo è un risultato della protezione offerta dal Collettivo del Lavoro di Playa Prohibida, subordinato all’Impresa Provinciale di Flora e Fauna, e dei guarda parchi dell’area protetta, con la collaborazione degli ufficiali delle Truppe Guardafrontiere del Ministero degli Interni.
Si mantiene la preservazione dei restanti cinque nidi e questo comprende azioni come il rafforzamento delle restrizioni d’accesso e la corretta delimitazione e pulizia degli spazi dove si trovano i nidi.
La tartaruga verde è catalogata come specie in pericolo, per via di frequenti minacce come il deterioramento delle spiagge dove annida, l’inquinamento e la pesca incidentale. Il loro ciclo vitale dipende da spiagge sicure e mare sano, che la rendonono un indicatore sensibile della salute degli oceani.
In relazione con il luogo, l’investigatore ausiliare del Centro d’Ingegneria Ambientale e Biodiversità (CIBA) di Ciego de Ávila, ha precisato che la Riserva Ecologica Centro-Ovest di Cayo Coco è la seconda del suo tipo con la maggiore estensione in Cuba con la peculiarità di comprendere un’area marina.
Playa Prohibida si localizza in un’insenatura a forma di mezza luna dietro a un promontorio roccioso; non si trova direttamente davanti al mare e quindi è meno esposta all’erosione.
Le Dune di Lomas del Puerto, uno degli oggetti di conservazione dell’area protetta, marcano il finale di Playa Prohibida e contribuiscono a che la banchina di questa sia stabile e piana, condizioni che permettono il movimento delle tartarughe verso quest’area con facilità per spostarsi, formar i nidi e depositare le uova.
Inoltre questo è un luogo sicuro per le restizioni d’accesso e l’inesistenza di elementi costruttivi.
Precedentemente nella notte del 13 e la mattina del 14 giugno scorso è avvenuta la deposizione delle uova di una caguama in un segmento di Playa Las Coloradas, vicino al Hotel Meliá Costa Rey, situato in Cayo Coco, dove i lavoratori di questa installazione turistica e del Centro delle Investigazioni degli Ecosistemi Costieri (CIEC) hanno adottato le misure di protezione necessarie per portare a un felice termine il processo riproduttivo.
La biologa Evelyn Marichal Arbona, investigatrice aggiunta del CIEC, in dichiarazioni precedenti per la ACN, aveva spiegato che le tartarughe femmine abitualmente tornano alla stessa spiggia dove nacquero per depositare le uova, mostrando fedeltà al loro luogo d’origine.
Questi rettili migrano lunghe distanze, a volte anche 2 600 chilometri dale loro aree d’alimentazione alle spiagge specifiche dove sono nate, ripetendo il tragitto ogni due o tre anni per riprodursi.
L’accoppiamento avviene nell’acqua e, dopo la fecondazione la femmina va nella spiaggia di notte, scava un buco con le zampe dietro e deposita 100- 200 uova; poi le copre con la sabbia, la cui temperatura determina il sesso dei neonati: la più calda produce femmine mentre dai sedimenti più freddi emergono i maschi, come spiega la letteratura scientifica.
È un processo che si può ripetere sino a otto volte in una sola stagione, con intervalli da 12 a 15 giorni tra ogni deposizione.
L’incubazione dura tra 45 e 70 giorni e le tartarughine emergono di notte per evitare depredatori e si lanciano al mare, dove passano anni senza tornare alla costa.
Marichal Arbona ha spiegato che i cayos a nord, avilegni, si considerano di bassa frequenza per l’annidamento delle tartarughe . A Cuba è più comune nela costa sud dell’Arcipelago Jardines de la Reina, nella parte bassa delle province di Camagüey e Ciego de Ávila. (GM/ Granma Int,)