
La realizzazione, nella Quinta de los Molinos, di un dibattito con noti specialisti vincolati a questo tema, ha ratificato i risultati di numerose investigazioni intraprese negli ultimi venticinque anni.
Prima di tutto la biodiversità cubana possiede un alto livello d’endemismo e una notevole varietà d’ecosistemi, peculiarità favorita dalla nostra condizione insulare e dalle caratteristiche climatiche, fondamentalmente.
La quantità di specie minacciate e in pericolo di estinzione è nello stesso tempo preoccupante. Questo appare riflesso così in opere scientifiche di significativa trascendenza come sono il /Libro rosso dei vertebrati di Cuba, Musi in pericolo, Il Libro rosso degli invertebrati di Cuba e Lo Stato della conservazione della fauna minacciata: Libri rossi di Cuba e la più recente Specie marine minacciate in Cuba, tra le altre pubblicazioni.
Le cause principali di questa situazione obbediscono in maniera generale alla distruzione e alla frammentazione degli habitat, dovute
fondamentalmente, alla deforestazione, le pratiche agricole non sostenibili, la contaminazione ambientale, gli incendi forestali, ilcambio climatico e l’impatto degli uragani, oltre alla caccia, la pesca, il disboscamen to furtivo, il commercio illegale, e l’introduzione propagazione di specie esotiche invasive.
Come accade in molti paesi del mondo, in Cuba la perdita della biodiversità costituisce uno dei problemi ambientali più preoccupanti.
TRE NUMERI ROSSI E AZIONI Di CONSERVAZIONE
Il dottore in Scienze Biologiche Carlos Mancina González, directtore del Centro Nazionale di Biodiversità ha detto che nel paese sono state identificate 35 569 specie. Di questa quantità, 24 948 sono terrestri, 8 646 marine e 1 975 di acqua dolce.
Poi ha precisato che Cuba conta con un portale digitale che contiene informazioni sui tre gruppi, che è attualizzato in maniera
permanente e si puo consultare attraverso il vincolo www.biodiversidadcubana.org.
Nel dibattito degli esperti è trasceso che l’Isola grande delle Antille dispone inoltre di 7 251 taxa della flora vascolare, cifra che rappresenta 254 famiglie botaniche di 1 724 generi.
Il dottore in Scienze Biologiche Eldis Rafael Bécquer, curatore principale dell’Erbario del Giardino Botanico Nazionale, dell’Università de L’Avana, ha dettagliato che il numero delle specie endemiche si aggira attorno a 3 000. Questa quantità situa Cuba tra le sette isole con la più alta percentuale d’endemismo nel mondo, con Papúa Nueva Guinea,
Madagascar, Galápagos e Canarie.
Il 50 % circa delle specie della flora nazionale presenta un grado di minaccia. Al rispetto, richiama l’attenzione il luogo che occupa oggi il commercio illecito nella relazione dei fattori che incidono di più in questa situazione.
Il master in Scienze Alejandro Palmarola Bejerano, specialista del Giardino Botanico Quinta de los Molinos, ha commentato che nella Lista Rossa della Flora di Cuba del 2016, si riportavano già più di 30 specie minacciate per via della nociva pratica. Nel trascorso degli ultimi anni sono scomparse varie specie di cactus e orchidee, alcune esclusive del nostro arcipelago.
Tra le azioni intraprese per promuovere la cura e la preservazione della diversità vegetale risalta l’approvazione della Strategia Cubana per la Conservazione delle Piante 2023-2030, implementata dal Gruppo degli Specialisti in Piante Cubane, e dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
A questa iniziativa partecipano numerose istituzioni, tra le quali l’Istituto d’Ecologia e Sistematica del Ministero di Scienza, tecnologia e Ambiente (Citma), la Rete Nazionale dei Giardini Botanici e la Società Cubana di Botanica.
La quantità di specie minacciate, molte endemiche e in pericolo d’estinzione è ugualmente elevata rispetto allo stato attuale della fauna dell’arcipelago cubano.
Un esempio di questo, per esempio, sono le quattro specie di tartarughe marine che annidano nel territorio nazionale e sono minacciate d’estinzione per la pesca furtiva e incidentale, il cambio climatico e l’inquinamento, ha sostenuto la dottoressa Julia Azanza Ricardo, direttrice del Centro delle Investigazioni Marine dell’Università de L’ Avana.
La scienziata ha precisato che per revertire nel possibile questo panorama, da vari anni esiste un programma per il monitoraggio delle popolazioni di questi queloni, con la partecipazione di migliaia di volontari, che include le comunità insediate nelle zone d’annidazione, mentre si eseguono decine di progetti investigativi vincolati alle minacce.
Il dottore in Scienze Biologiche Roberto Alonso Bosch, presidente della Società Cubana di Zoologia, ha detto a questo giornale che in generale i rettili e gli anfibi figurano tra i gruppi più minacciati e in pericolo d’estinzione.
«Anche se Cuba occupa il secondo posto in quanto a ricchezza delle specie di anfibi nella regione dei Caraibi, con 71 conosciute, tutte dell’ordine Anura (rane e rospi), delle quali 69 sono native e il 94,4 % endemiche, la maggior percentuale tra i vertebrati cubani, questi sono sproporzionalmente minacciati».
Basta segnalare che circa il 70 % delle specie figurano con alcuna categoria di minaccia dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, cifra molto superiore alla media mondiale del 41 %, ha precisato.
Di fronte a queste enormi sfide, nel luglio del 2024 è stato approvato il Programma Nazionale di Diversità Biologica, che, coordinato dal Citma, costituisce la principale piattaforma della politica ambientale della nazione per affrontare la perdita della biodiversità, e gestire il suo uso razionale e
sostenibile.
NEL CONTESTO
Le aree protette terrestri e marittime in Cuba occupano il 22,30 %
del territorio nazionale.
Quelle dichiarate dal Consiglio dei Ministri si distribuiscono in:
* 4 riserve naturali.
* 14 parchi nazionali.
* 23 riserve ecologiche.
* 21 elementi naturali che spiccano.
* 33 rifugi della fauna.
* 19 riserve fioristiche maneggiate.
* 15 paesaggi naturali protetti.
* 15 aree protette di risorse maneggiate. (GM/ Granma Int.)




