
Caro Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, leader della Rivoluzione Cubana; compagno Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica; combattenti della generazione storica che ci onorano con la loro presenza. Compagne e compagni, amiche e amici di tutto il mondo che come noi cubani, non temete le minacce e i ricatti e per questo state qui oggi assieme a noi.
Compatrioti:
Ancora una volta siamo qui in tutta Cuba e in questa storica Piazza della Rivoluzione José Martí per celebrare il Giorno Internazionale dei Lavoratori, dove 25 anni fa il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz ci diede il legato del concetto più integrale di quello che significa Rivoluzione, che milioni di cubani sottoscriviamo
Celebriamo la festa del proletariato mondiale nel mezzo di un complicato scenario internazionale. Il mondo soffre una rinnovata e pericolosa offensiva imperialista, con espressioni di neofascismo che vogliono ridisegnare il sistema internazionale, annullare i principi di convivenza pacifica e l’uguaglianza sovrana degli Stati, oltre a far retrocedere le conquiste di giustizia e dignità umana ottenute dai popoli.
Di fronte a questo contesto Cuba manterrà la sua decisione indiscutibile d’essere fedele ai suoi eroi e preservare eretta la Patria che con immenso sacrifici e il sangue dei suoi figli migliori loro seppero conquistare, in piedi e combattendo!
Continueremo senza esitare la battaglia che combattiamo per consolidare la nostra libertà, l’indipendenza e la giustizia sociale, così come conferma in modo assoluto il mare di popolo che oggi inonda le piazze di tutto il paese con la parola d’ordine «Per Cuba uniti creiamo», il cui contenuto ratifica la convinzione che la principale e decisiva garanzia della vittoria è l‘unità, con la capacità di lavorare, innovare e fare le cose differenti. Il nostro impegno è con un futuro di pace, prospero e giusto, capace di superare le sfide attuali, un futuro d’ottimismo e progresso per le nuove generazioni, che abbia luogo nel lavoro degno e nella solidarietà. Questo futuro è socialista!
Lavoratori:
Che la Rivolzione continui ferma come sempre non è frutto di un miracolo, è il risultato dell’apporto di ogni compatriota e specialmente dei lavoratori che sostentano la trasformazione socio-economica e lo sviluppo del paese, con la messa a fuoco di soddisfare le necessità del popolo e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei salari, anche se non sempre è possibile farlo al ritmo che desideriamo.
Siamo coscienti che resta molto da fare, con processi da organizzare, distorsioni e tendenze negative da sradicare, includendo non poche attitudini burocratiche, metodi e stili di lavoro da perfezionare con disciplina, sforzo, creatività, scienza e conoscenza.
In questo cammino s’impone la massimizzazione delle riserve produttive esistenti in ogni settore e posto di lavoro, consolidare le facoltà date all’Impresa Statale Socialista e al suo corretto vincolo con il settore non statale, in modo che dia una maggiore e differente offerta di beni e servizi oltre alla crescita delle entrate di divise convertibili.
È vitale incrementare la produzione di alimenti e riuscire a produrre noi stessi il necessario, per ridurre le importazioni che hanno prezzi sempre più proibitivi.
Compagni di Lotta: coscienti che la verità, la ragione e la giustizia sono al nostro fianco, continuiamo ad esigere l’eliminazione del disumano blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli USA contro Cuba, ora indurito con ulteriori misure coercitive i cui negativi effetti per il popolo cubano si sono aggravati con l’arbitrario re- inserimento del nostro paese, lo scorso 20 gennaio, dell’infame e
unilaterale lista degli Stati presunti patrocinatori del terrorismo.
L’obiettivo è provocare carenze, destabilizzare il paese e realizzare il loro sogno fallito di dominare in Cuba.
Esprimiamo anche la nostra denuncia della perversa campagna statunitense contro i programmi di collaborazione medica che Cuba offre in circa 50 nazioni, cercando inutilmente di cancellare il loro esempio genuino di umanesimo, solidarietà e cooperazione.
Inoltre ratifichiamo la più forte condanna alla guerra genocida sferrata dal governo d’Israele contro i figli della terra palestinese. Innalziamo le bandiere della solidarietà con il movimento sindacale internazionale e i lavoratori che nel mondo soffrono lo sfruttamento dovuto alla crisi multi dimensionale del sistema capitalista e delle sue politiche neoliberali.
Per quanto il nemico si sforzi non gli sarà possibile occultare che questa manifestazione del Giorno Internazionale dei Lavoratori è una nuova e inequivocabile dimostrazione dell’appoggio maggioritario dell’eroico popolo di Cuba alla sua Rivoluzione.
A una Rivoluzione che rappresenta i suoi interessi e che con la partecipazione e l’impegno di tutti, cerca ogni giorno soluzioni alle enormi sfide che la battaglia economica impone, e siamo pienament convinti che, come ha affermato il leader della Rivoluzione, Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, nel suo profondo discorso per il 65º anniversario della Rivoluzione: «Sì si è potuto, sì si può e sì, sempre si potrà».
Viva il 1º Maggio!
Viva la solidarietà!
Hasta la Victoria Siempre! (GM( Granma Int.)