
San Pablo de Yao, Sierra Maestra.–Con un fascino molto singolare e di fornte allo stupore di non pochi visitatori, «palpita», in questa comunità della serrania di Granma, un luogo ispiratore che, con il pretesto di un buon caffè, è ricco di cultura, storia e tradizioni.
Ubicato in un’estensione della residenza formata dalla coppia di giovani imprenditori Eidys Santiesteban Bárzaga e Yamisleydis Soto Armas, Dial Café è uno “speciale posticino” tra il fiume e la montagna, trasformato in una sorta di caffetteria-gelateria, dov’è possibile -tra nettari naturali, un’ infusione cubana e altre offerte gastronomiche - viaggiare al passato e apprezzare parte dell’impronta evolutiva che ci ha portato sino al presente con l’armoniosa confluenza di antichità, oggetti, foto e strumenti “conditi” inoltre con il segnale amplificato della radio.
«Dial Café ha la sua essenza nella radio, che è la nostra collezione più grande con apparecchi che datano anche 1930. Questo progetto è sorto da una storia d’amore rinata tra me e mia moglie in occasione dell’isolamento provocato dalla COVID-19, quando abbiamo cominciato a collezionare i primi oggetti con l’idea di fare qualcosa di piccolo», dice a Granma Eidys, mentre percorre con lo sguardo ll luogo nel quale hanno riunito più di 10 000 pezzi, molti con valore patrimoniale.
«Quì puoi trovare da un chiodo per la ferrovia a un fonografo Brunswick del 1912, e molt altri pezzi che abbiamo colelzionato nel tempo , come radio ricevitori, quinqués, feri da stiro a carbone, spade, caffettiere, telefoni antichi, giradischi, yukebox… y macchine fotografiche di più di un secolo fa. Ossia contiamo con varie collezioni di tematiche differenti, e ai clienti spieghiamo la storia di ogni pezzo, trattando che sia un’ esperienza molto speciale».
In questa ricerca di pezzi di valore storico e altri molto antichi, Eydis e Yamisleydis sono riusciti anche ad accattivarsi visitatori con una diversa compilazione che comprende anche armi della tappa dell’insurrezione cubana, monete, oggetti d’argento del 1800, scatole di musica, orologi del XIX secolo, macchine da scrivere, documenti della comunità e molti altri oggetti.
«Ogni pezzo che arriva a Dial… ha una storia e una maniera distinta
d’ arrivare. Per noi i più preziosi non sono quelli che abbiamo comprato ma qualli che le persone ci regalano, perchè hanno un valore sentimentale e questo dice molto.
Il Caffè per tutto questo è una miscela di storie personali ed è quello che che affascina, che fa innamorare del luogo», confessa l’appassionato Eydis, che è stato battezzato come «l’elettromatto».
Questo nomignolo lo ha ottenuto grazie al suo impegno per conservare e restaurare molti apparecchi che sono arrivati inservibili nelle sue mani e oggi funzionano come un’attrazione aggiunta del Dial Café.
«Ho trascorso molte notti sveglio, smontando e montando apparecchi, ma ogni volta che riesco a far funzionare un jukebox, orologi, telefoni o radio, la soddisfazione è immensa, è come il chirurgo che cerca il modo di far funzionare di nuovo l’organismo o di togliere il male, per far sì che continui a vivere.
Yamisleydis commenta sull’aspirazione di diventare un Progetto di Sviluppo Locale che possa includere e beneficiare la comunità di San Pablo de Yao.
«Quello che è cominciato come una cosa piccola è diventato uno spazio culturale e sociale per gli abitanti della comunità, perchè siamo sede di vari eventi, siamo compreso in una delle rotte estive auspicate dal Centro Provinciale del Patrimonio in Granma, abbiamo un seminario letterario con i bambini, nel quale vincoliamo temi della letteratura con pezzi del Dial Café, e lavoriamo anche assieme alla Television Serrana, ma il nostro proposito è estendere la portata per far si che siano di più le persone beneficate dal progetto».
Yamisleydis e Eydis sognano di generare nuovi posti di lavoro, far diminuire la migrazione dalla montagna alla città, creare la prima “casita infantil” di questi paraggi rurali e fomentare attività sociali e produttive per le donne di casa.
«Molte volte ci hanno proposto di portare il Dial Café nella città, dove potremmo guadagnare più denaro, ma non è questo che ci muove.
Da quando abbiamo iniziato, abbiamo ricevuto l’appoggio della comunità e siamo molto grati per questo, perchè la nobiltà propria della gente di montagna per noi è omaggio e ricchezza, e non c’è niente più bello di questo» ha detto Yamisleydis.
«Dial Café, –aggiunge Eydis–difende inoltre la cultura, la storia e la memoria popolare, ed è semplicemente la nostra vita, il nostro cortile…,
il nostro luogo speciale tra le montagne». (GM/Granma Int.)




