OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
L’Isola grande delle Antille disimpegna l’appoggio alla pace e alla giustizia internazionale così come lo speciale spazio nella battaglia per la causa del popolo palestinese. Photo: Estudios Revolución

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha salutato nel pomeriggio di giovedì 6 marzo, nel salone di Protocollo di El Laguito, nella capitale, il corpo diplomatico dei paesi arabi e islamici accreditati nell’Isola.
L’incontro –al quale ha partecipato per il secondo anno consecutivo il Capo di Stato, è avvenuto nel contesto del Iftar del Ramadán (rompimento del digiuno islamico), cerimonia organizzata dal decano del Corpo Diplomatico Arabo, accreditato a L’Avana, l’ambasciatore della Repubblica dello Yemen, Mohamed Saleh Nasher.
Nel  saluto –che ha contato con la presenza del primo ministro Manuel Marrero Cruz e del cancelliere cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, membri del Burò Politico–, il Decano del Gruppo degli Ambasciatori Arabi ha detto alla direzione del paese dei Caraibi che loro appoggiano Cuba e affiancano la nazione nella lotta  contro il blocco statunitense, esigendo che si elimini questo assedio e che si escluda l’Isola grande delle Antille dalla fraudolenta lista dei paesi presunti patrocinatori del terrorismo.
In nome del Gruppo degli Ambasciatori Arabi, Mohamed Saleh Nasher, ha offerto al Presidente Díaz-Canel una sciabola tradizionale, come ricordo e gesto dell’alta  considerazione che le nazioni arabe e islamiche professano a Cuba.
Il presente –ha detto l’Ambasciatore– riassume la difesa del mondo arabo di fronte al  colonialismo, così come il patrimonio culturale araba.
Parlando con lo staff dela stampa della Presidenza della Repubblica di Cuba, il Decano ha detto che «il mese sacro del Ramadán è un mese di bontà e benedizioni e costituisce un’opportunità per promuovere i valori della tolleranza, la solidarietà e la cooperazione. Noi, come paesi arabi vegliamo per risaltare questi valori attraverso queste occasioni che ci riuniscono con i nostri fratelli e amici di Cuba».
Inoltre ha segnalato il ruolo che l’Isola grande delle Antille disimpegna nell’appoggio alla pace e alla giustizia internazionali, così come lo speciale spazio che occupa nella battaglia per la causa del popolo palestinese.
 I presenti hanno condiviso un momento di ospitalità leggendaria e di riflessione sui valori comuni di giustizia, tolleranza, pace e dignità.
Il Ramadan è una tradizione che simbolizza l’unità, la fraternità, la pace e la convivenza tra i popoli. (GM/ Granma Int.)