Un altro 8 marzo è qui. Un altro anno nel quale la donna lotta e celebra le sue conquiste e i suoi diritti.
Oggi continuiamo a camminare unite e onorate, onorando le battaglie di tante donne per l’uguaglianza e la giustizia sociale. E continuiamo a operare per l’annullamento di questi stereotipi riprodotti durante generazioni, denunciando la violenza di genere, reclamando l’equità nei compiti d’assistenza , esigendo di non essere più molestate nei luoghi pubblici e privati.
In questo giorno che serve come giustificazione per regolare i debiti, riconosciamo l’innegabile conquista in questioni dei diritti ottenuti dalla donna cubana.
Dall’ampio programma dell’Emancipazione della Donna alle campagne per contribuire all’eliminazione dei precetti machisti, Cuba non si è mai fermata.
Non è casuale che in questi ultimi tempi esistano nuovi orizzonti per prevenire e controllare la violenza di genere. Tra questi spicca il progetto guidato dalla Federazione delle Donne Cubane:“Appoggio alla risposta nazionale alla violenza basata in genere”, che stimola lo sviluppo e la posta in marcia dei servizi che assicurano la protezione immediata.
Il progetto si prevede per 40 municipi di 15 provincie del paese, dove s’instaureranno servizi integrali e integrati, oltre alla creazione di un servizio telefonico nazionale.
“No Más” (mai più) è un’altra delle campagne che comprende, per tre anni, azioni nelle province di Las Tunas, Granma, Guantánamo e L’Avana, e come
parte di questa s’implementa l’iniziativa, protagonizzata, e per giovani,“Ahí Es… Adolescenti libere dalle violenze machiste”.
Dalla fine dell’anno scorso si sviluppa la campagna “Guardare dall’altra parte è anche violenza”, promossa dal Centro Nazioanle d’Educazione Sessuale, ed ha il proposito di contribuire all’attuazione effettiva delle istituzioni e dei loro professionisti attorno alla prevenzione, l’attenzione e lo scontro a questo fenomeno.
Senza dubbio è necessaria più efficacia nell’esecuzione delle azioni, per superare barriere, sensibilizzare … e continuare a conquistare i nostri diritti per questo e altri 8 marzo. (GM/GRanma Int.)