
Lo sviluppo di un forte ecosistema di micro, piccole e medie imprese (mipymes) statali a base tecnologica avanzata, con messa a fuoco dirompete dall’innovazione, la tecnologia e gli affari, è la via per far sì che Cuba si doti di un’economia intensiva in conoscenza.
Questo è stato uno dei consensi programmati nel più recente incontro del Consiglio Nazionale d’Innovazione (CNI), che ha dato continuità alla precedente sessione di questo organo consultivo della Presidenza della Repubblica, per fomentare i processi d’innovazione, dedicato tra gli altri temi alla questione delle mipymes statali, del cambio tecnologico e dell’inserimento internazionale dell’economia cubana.
La necessità di dinamizzare la creazione e il consolidamento di queste entità conosciute anche come startup, è stata sottolineata dal dottore in Scienze Agustín Lage Dávila.
Questo è un processo, ha detto, che ha già dimostrato che è possibile farlo nelle condizioni attuali del paese e nonostante le difficoltà.
Lo scienziato ha sottolineato che dalla tecnologia è giunto un nuovo modello che nel nostro caso va gestito dal socialismo e ci dobbiamo preparare per questo che esige un trattamento differente per queste imprese, necessita lo sviluppo del contesto giuridico di cui il paese è già dotato, e anche di un sistema di lavoro differente che permetta di accompagnarle.
L’incontro è stato guidato dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che ha celebrato in questa occasione il quinto anniversario del Gruppo di scienza per lo scontro alla pandemia della Covid-19, che ha dimostrato la forza e l’apporto della scienza e dell’innovazione per lo scontro a situazioni complesse.
Lo scambio tra i membri del CNI, gli invitati, varie dirigenti e vari capi di portafogli, è stato guidato anche dal membro del Burò Politico e primo ministro, Manuel Marrero Cruz, e dalla membro del Comitato Centrale e capo del suo dipartimento d’Attenzione al Settore Sociale, Susely Morfa González, con i vice primi ministri Inés María Chapman Waugh e Eduardo Martínez Díaz.
La riunione è stata dedicata al dibattito e alla concertazione di criteri sullo sviluppo delle startup statali cubane, come la creazione delle condizioni e gli strumenti adegati per far sì che il processo d’incubazione di queste imprese sia di successo, come ha chiamato nel suo preambolo dell’incontro il dottore in Scienza Jorge Núñez Jover.
Vari membri del Consiglio hanno coinciso che per questo è necessario tra le altre necessità generare meccanismi d’approvazione agile per queste entità e nello stesso tempo che è imprescindibile uguagliarle alle mipymes private in quanto a opportunità e incentivi.
Rafael Luis Torralba Ezpeleta, presidente del Parco Scientifico Tecnologico de L’Avana, ha analizzato tra gli altri temi gli stimoli che vanno dati alle esportazioni, tra i quali la capacità di queste mipymes statali di disporre del denaro che captano per questo concetto, per la continuazione del processo produttivo e del suo sviluppo, tra le altre prerogative.
Il dottore in Scienze Gilberto Quevedo Sotolongo, leader della Società interfaz dell’Università Centrale Marta Abreu di Las Villas, ha difeso anche la creazione di schemi di fattibilità e sostenibilità adeguati, includendo il finanziamento, così come lasciare ben chiaro le regole del gioco in cui qsuete entità si devono muovere, in forma tale che dispongano della sufficiente indipendenza.
La dottoressa in Scienza Vilma Hidalgo de los Santos, direttrice della Fondazione dell’Università de L’Avana, ha commentato che queste mipymes statali sono uno strumento e un risultato dell’innovazione in sè stessa, che necessitano di politiche di fomento e di strutture di finanziamento.
Poi ha spiegato che si è avanzato con la creazione del Fondo Nazionale di Scienza e Innovazione (Fonci), ma sono necessarie altre soluzioni come per esempio il fomento mediante strumenti fiscali.
Nello scambio sono stati considerati i buoni risultati di due pymes dell’impresa Laboratori Farmaceutici AICA: AsesorHA y AicaSi, la prima diretta a offrire servizi di consultoria, assessoria e assistenza tecnico-professionale in materia d’imprese, e la seconda a offrire servizi d’ingegneria d’alto valore aggiunto, in quanto a digitalizzazione, standardizzazione e integrazione con soluzioni proprie di tutti i processi chiave di ogni cliente.
Il dottore in Scienze Armando Rodríguez Batista, titolare del Ministero di Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma), ha coinciso sulla necessità d’introdurre, nelle legislazioni vigenti e adottare sia per il sistema delle imprese che per il sistema di scienza, tecnologia e innovazione, dei concetti relativi alle mipymes di alta tecnologia. Nonostante, ha detto che la soluzione non sta solo nelle norme, ma anche nelle iniziative degli attori economici coinvolti.
Il Presidente a questo punto ha commentato che si è a disposizione per «controllare qualsiasi tipo di procedimento, ma quello che è limitato non sono i tempi d’approvazione, quello che è limitato è che quasi non ci sono proposte di mipymes statali d’alta tecnologia».
Il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha compartito con i membri del Consiglio Nazionale d’Innovazione e gli invitati a questa sessione di febbraio, il dibattito sui problemi e le sfide che il sistema delle imprese cubano affronta, ed è uno solo, statale e non statale. Inoltre ha sottolineato la rilevanza di stimolare le micro, piccole e medie imprese statali a base tecnologica avanzata e contribuire al loro sviluppo.
(GM/Granma Int.)