Al termine di dicembre sono state prodotte 2 090 tonnellate – circa 500 sono state esportate–, nell’unità delle Imprese di Base (UEB) Planta de Beneficio di Miele e Cera di Contramaestre, «nelle linee convenzionali e ecologiche, dato ch questo impianto è l’unico che procesa questo titpo di miele», ha precisato a Granma Yoandris La Rosa Martínez, direttore di questa dipendenza della Empresa Apícola Cubana.
«Qui si lavora in maniera costante e con un alto senso d’appertenenza. Si comprende l’importanza del miele per l’economia cubana , una voce con un mercato sicuro nei paesi europei principalmente», ha spiegato William Toledo Chacón, che da cinque anni lavora in questo impianto che processa i vari miele raccolti in tutta la regione orientale del paese e alcuni provenienti da Camagüey.
La Rosa Martínez ha assicurato che nel 2024 si è lavorato per superare con il 122 % di produzione il piano dell’esportazione, e nello stesso tempo far sì che il miele giungesse ai centri materni, in quelli degli anziani e negli ospadali pediatrici, ginecostetrici e oncologici, oltre che agli asili infantili e alle scuole speciali».
La produzione di lamine di cera è un altro derivato dell’apicoltura, dal quale si ricava profitto per l’entità.
«Questo importante prootto è la base dell’arnia, economizza il 50% del lavoro all’ape, che si risparmia la fabbricazione della struttura per dedicarsi solo alla produzione del miele.
Questo fa sì che ci sia una resa maggiore per arnia, incrementando l’efficienza del proceso produttivo industriale», ha precisato il dirigente.
Inoltre ha segnalato il montaggio e la messa in moto di una moderna linea di confezioni in mini dosi «con capacità per produrre, in una giornata, sino a 300 confezioni in differenti formati che si commerciano in casse da 20 e 24 unità», ha concluso il dirigente. (GM/Granma Int.)