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CIENFUEGOS. – Chi arriva a Cienfuegos per via marittima, avvicinandosi alla città il primo edificio che apprezza guardando dall’imbarcazione, è il Palazzo del Valle, imponente immobile situato vicino al Hotel Jagua, anche se la sua costruzione è molto più antica di questa installazione turistica adiacente, inaugurata nel 1959.
Ubicato ai piedi della Baia di  Jagua, nella zona marittima di La Punta, dichiarata Monumento Nazionale, dalla sua terrazza s’ammira tutta la maestosità della rada, i suoi cayos, gli stretti, le navi affondate con lo scafo fluttuante, gli atleti del remo e del kayak, i pescatori, le piccole imbarcazioni che navigano tra Cienfuegos e il vicino Castillo de Jagua…Inoltre si vede gran parte della Perla del Sud e, ritagliate al fondo, le montagne del massiccio di Guamuhaya.

LA COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO

La sua costruzione terminò nel 1917.  Era la casa dell’asturiano Don Acisclo del Valle Blanco e della sua famiglia.
Il commerciante catalano Celestino Cazes aveva comprato 24 anni prima i terreni sui quali fu costruito l’immobile a un prezzo di 200 pesos in monete d’oro.
La morte di Cazes impedí di costruire lì la casa,  la quinta che aveva progettato, in maniera che la sua vedova e le figlie vendettero la proprietà al riferito  Acisclo. La transazione avvenne nel 1906 e sette anni dopo iniziarono i lavori con i disegni del cienfueguero Mario Donato Carbonell, architetto che diede forma all’immobile rappresentativo della città, come l’antico Yacht Club, oggi Club Cienfuegos.
In uno dei suoi articoli Clara Soto Bermúdez, direttrice dell’Ufficio dei Monumenti e dei Luoghi Storici del centro del Patrimonio Culturale di Cienfuegos, spiega che poi assunsero il progetto l’ingegnere italiano Alfredo Colli e il maestro delle opere Juan Suárez.
Tutti i materiali per la sua esecuzione furono importati: i marmi di Carrara, alabastro italiano, ceramiche veneziane e di Granada,
ferro battuto e forgiato spagnoli, mosaici di Talavera, cristalli viennesi.
Spiccano i lavori in gesso, ferro, legno, marmo e i bellissimi mosaici.
Il costo delle opere superò il milione e mezzo di pesos con la maggioranza delle risorse, una cifra astronomica per l’epoca.

GIOIELLO DELL’ARCHITETTURA

Fu un palazzo di estreme complessità artistiche, dove l’utopia e
l’ostentazione si diedero la mano, in tempi nei quali la fortuna di questi proprietari brillava a aumanatava come lo sviluppo economico in Cienfuegos.
Un’edizione speciale della rivista Bohemia, segnalava, nel 1919,
che «… in un terreno che ha un’estensione di 36 solares, gettarono le fondamenta di quello che oggi è una magnifica residenza signorile(…)
All’entrata una piccola sala con un portico gotico bellissimo; un salone per ricevere stile Impero (…).
L’impronta architettonica del ugualmante noto Chalet del Valle ricorda l’arte ispano-moresca. Inoltre si avvertono le influenze gotiche, romaniche barocche e mudéjar.


L’EDIFICIO RESTAURATO

Dalla fine  del 2018 e nell’anno successivo è stato oggetto di unrestauto che coinvolto tra i vari operatori i giovani diplomati della scuola degli Uffici Joseph Tantete, dell’Ufficio del Conservatore di Cienfuegos, e la Scuola d’Arte Benny Moré. Inoltre  intervennero falegnami indipendenti di Cienfuegos e di Ciego de Ávila.
L’investimento è stato eseguito dall’Unità di Base degli Investimenti di Cienfuegos, dell’Impresa Immobiliare del Turismo, proprietaria
dell’immobile, che destinò il finanziamento su richiesta del Gruppo Alberghiero Gran Caribe S.A., l’Ufficio del Conservatore della Città   e del Ministero del Turismo.
Oggi il luogo è regolarmente visitato dai turisti in transito, così come dai viaggiatori che in ogni stagione alta alloggiano nel Hotel  Rancho Luna, provenienti soprattutto dal mercato canadese.
Leggere nel libro dei visitatori gli apprezzamenti di giapponesi, birmani, inglesi, tedeschi, russi… e anche di molti cubani dell’Isola o residenti all’estero, è guardare un catalogo di elogi che brillano e si comprendono solo se si visita questo luogo splendido. ( GM/ Granma Int.)