OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
La pratica irrinunciabile della solidarietà continua ad essere una sfida nella politica estera cubana. Photo: Jose M. Correa

Il 2024 è stato un anno complesso come pochi, nel quale si sono poste a prova ancora una volta la resistenza e la forza dei cubani, nel mezzo di un indurimento del blocco economico, commerciale e finanziario, rinforzato dall’amministrazione di Joe Biden, continuatrice della politica di massima pressione imposta da Donald Trump, e da più di 60 anni di guerra economica degli USA contro Cuba.
Inoltre non era stato mai tanto scarnificante l’operato dell’imperialismo  a livello internazionale. Parafrasando   Antonio Gramsci: «Il vecchio mondo muore. Il nuovo tarda ad apparire. E in questo chiaroscuro sorgono i mostri».
Anche così, Cuba non ha rinunciato al suo impegno con le idee di giustizia sociale e la voce ferma della Rivoluzione si è fatta sentire nei più importanti Forum internazionali.
La pratica irrinunciabile della solidarietà ha continuato a essere una pietra miliare del suo operato, al quale il mondo ha corrisposto, come sempre.
Di nuovo nel 2024, l’Isola è stata vittoriosa nell’Assemblea  Generale delle Nazioni Unite (AGNU), ottenendo il voto di 187 nazioni a favore della Risoluzione «Necessità di porre fine al blocco  economico, commerciale e finanziario, imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba».
Non è stata una sorpresa il voto contrario d’Israele e degli Stati Uniti; la Moldavia si è astenuta e al termine della votazione, con stupore del mondo, il presidente dell’Argentina, Javier Milei, apertamente allineato ai
postulati d’ingerenza della destra  internazionale,  ha destituito dal suo incarico la cancelliere Diana Mondino, per aver votato a favore di Cuba nella ONU.

AGENDA PAESE, AGENDA DEL MONDO

Cuba ha ottenuto un successo nelle sue relazioni  internazionali con l’affiliazione ai BRICS, assieme ad altre 12 nazioni, includendo la Bolivia per l’America Latina, avvenimento tra i più rilevanti per il nostro paese per i possibili cammini che apre alle possibilità di sviluppo.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha realizzato un’ampia agenda internazionale che ha consolidato i cammini aperti dai diplomatici e imprenditori cubani nel mondo.
L’importanza della presenza cubana nel piano internazionale è stata segnalata dal Capo di Stato nella celebrazione  del 65º anniversario della fondazione del Ministero delle Relazioni Estere, con la descrizione del nostro paese come «uno che marcia all’avanguardia dei reclami per la democratizzazione delle Nazioni Unite, perché la diplomazia faccia tacere le armi, per un nuovo ordine internazionale più giusto, tra le varie battaglie globali, come domandano i suoi dirigenti, funzionari e lavoratori tutti, con un’elevata preparazione professionale e di cultura in generale.
Tra le attività più importanti alle quali ha partecipato, c’è stato il XXIV Vertice dell ALBA-TCP in Venezuela. Significativo incontro che ha commemorato il 20º anniversario della fondazione dell’alleanza, creata dai  comandanti Hugo Chávez Frías e Fidel Castro Ruz.
Si sono ascoltati gli argomenti dell’Isola durante la  38ª Conferenza Regionale della FAO in Guyana, nel VIII Vertice  della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici(Celac) e nel XIX del Movimento dei Paesi Non Allineati  (Mnoal), l’Incontro Internazionale di Solidarietà con Cuba, nel Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo -2024, così come nel IV Forum delle Donne Euroasiatiche e il  1º delle Donne Brics, a Mosca.
Rilevante e molto fruttifero è risultato il suo viaggio di lavoro realizzato anche in Russia e la sua partecipazione alla sfilata per il  79º anniversario della vittoria contro il fascismo, accompagnando il presidente russo,Vladímir Putin.
In questa opportunità, il Capo di Stato  cubano ha consegnato al recentemente rieletto mandatario un messaggio di felicitazioni del leader della Rivoluzione Cubana, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.
Nei 12 mesi appena terminati ha spiccato il rafforzamento dei vincoli d’amicizia con la Russia, la Cina e il Vietnam,  evidenziando le visite  dei più importanti dignitari e personalità di queste nazioni e la solidarietà mostrata di fronte ai disastri naturali che hanno colpito l’Isola grande delle Antille.

CUORI PER L’ ISOLA  GUARITRICE

Durante quest’anno, sia in maniera presenziale che nelle reti sociali, le organizzazioni solidali  di tutto il mondo hanno convocato differenti compagne internazionali per sfidare le azioni di guerra economica degli USA, e hanno riunito fondi per inviare donazioni a Cuba.
L’aiuto immediato della comunità internazionale ha marcato una pietra miliare, soprattutto quello dei gruppi e delle organizzazioni di solidarietà di fronte ai disastri naturali che hanno colpito la vita dei cubani in quest’anno che è terminato.
Due uragani, Oscar e Rafael, e vari terremoto hanno colpito l’Isola sollevando a loro volta un tsunami di solidarietà, amicizia e impegno con la patria di Fidel.
Va segnalato l’aiuto offerto dai fratelli dei Caraibi, colpiti a loro volta dal passaggio di questi fenomeni naturali e l’aiuto offerto da paesi come Messico, Colombia, Bolivia, Venezuela, Russia, Cina, Vietnam e altre nazioni.
Non si può tralasciare la menzione della solidarietà dell’Isola grande delle Antille con il resto del mondo, perchè il personale della salute cubana ha continuato a lavorare nelle zone intricate del pianeta e i maestri cubani hanno portato la luce della conoscenza in tutti i luoghi in cui sono stati convocati.

DAL DIRE AL FARE

Quasi 600 parlamentari di 73 paesi hanno chiamato gli Stati Uniti a ritirare Cuba dalla lista spuria degli Stati presunti patrocinatori del terrorismo.
Una dichiarazione firmata da 123 paesi, emessa dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha reclamato la cancellazione dell’Isola da questo documento.
La 47ª Conferenza dei Capi di Governo della Comunità dei Caraibi  ha reiterato il suo richiamo  per l’eliminazione del blocco e che Cuba sia ritirata dalla lista.
I Congressisti degli USA hanno sollecitato, in varie occasioni, al presidente  Joe Biden, di adottare un cambio di politica verso, e d’eliminare la designazione come paese patrocinatore del terrorismo.
I Vescovi cattolici degli Stati Uniti hanno chiesto la fine dell’inclusione di Cuba nella lista degli Stati patrocinatori del terrorismo.
Il presidente della Repubblica Popolare della  Cina, Xi Jinping, ha istruito un nuovo appoggio per alleviare la situazione che vive il popolo cubani dopo il passaggio degli uragani e il terremoto, che hanno danneggiato l’Isola in novembre.
La Russia ha rinforzato la cooperazione di fronte al blocco, con numerosi accordi in settori chiave per lo sviluppo dell’Isola, come le energie e le tecnologie.
La Duma Statale russa ha reclamato l’esclusione di Cuba dalla lista dei patrocinatori del terrorismo.
Il Presidente del Vietnam ha riaffermato che il suo paese resterà a lato dell’Isola in tutte le circostanze.
Cuba ha ricevuto varie donazioni venezuelane per i danneggiati dal passaggio degli uragani.
Un carico di 1,3 tonnellate di prodotti sanitari è stato inviato dall’Ambasciata di Cuba in Spagna, spedito assieme  a numerose associazioni di solidarietà con l’arcipelago.
L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha svolto le campagne Unblock Cuba e Uno Tsunami, nelle più importanti città italiane.
La Campagna /Lasciate vivere Cuba/ in ottobre ha superato la sua meta di raccolta negli Stati Uniti.
La campagna internazionale di solidarietà /Fuori le Mani da Cuba/, convocata dalla Federazione Sindacale Mondiale (FSM), ha ricevuto il sostegno unanime da parte delle sue organizzazioni affiliate in tutto il mondo. (GM/GRanma Int.)