OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Cuba lo ha dimostrato per 66 anni.  Il nostro Comandante in Capo Fidel Castro Ruz ha fatto della battaglia contro le droghe una priorità sin dalla Sierra Maestra, quando il 7 ottobre del 1958 stabilì la Disposizione Nº 6

dell’Amministrazione Civile del territorio libero, per l’eliminazione totale delle droghe che in quei momenti rendevano «impossibile un vero sviluppo fisico, mentale e economico del popolo cubano».

Al trionfo della Rivoluzione, con la creazione della Polizia Nazionale Rivoluzionaria, il 5 gennaio, cominciarono le prime operazioni per –in breve tempo– smantellare «l’impero de L’Avana», emporio di vizi e di mali generati dalle mafie statunitensi, europee, da capi locali, senatori della Repubblica, militari del regime batistiano e familiari

diretti  di Fulgencio Batista, che per decenni avevano alimentato il narco traffico con il dominio, per decenni  di porti, aeroporti, linee aeree, hotels, cabaret, casinò, tenute,  postriboli e fumerie.

La giustizia rivoluzionaria affrontò noti capi stranieri e cubani, altri fuggirono con Batista e poi s’installarono a Miami dove, al servizio della CIA e di altri gruppi della comunità d’intelligenza degli Stati Uniti, furono reclutati per la guerra contro Cuba e come assassini di presidenti e dirigenti per il mondo.

Con l’esperienza degli iniziali intensi anni della Rivoluzione, quando si sconfisse la droga combattendo bande e invasioni mercenarie,  si affrontarono i successivi decenni d’incremento del fenomeno globale e i suoi impatti nella regione e nel paese.

La storia della Rivoluzione Cubana dimostra l’impegno delle nostre autorità di lottare a sangue e fuoco contro questo grave fenomeno, e la volontà politica di Tolleranza Zero, partendo dall’implementazione d’una strategia multi fattoriale,  eminentemente preventiva, con il concorso di tutti e senza dare tregua alle più diverse manifestazioni, minacce e pericoli che proliferano nel mondo, ai quali non sfugge il nostro paese,  ubicato all’epicentro delle rotte internazionali che hanno i vicini Stati Uniti come centro globale della produzione, traffico e consumo di queste sostanze, che si sono moltiplicate, differenziate e rese invisibili ai più sofisticati sistemi di detenzione.

Inoltre  l’America centrale e i Caraibi sono sempre utilizzati come zone di transito a grande scala di droghe illecite, mentre il  narcotraffico ha vincoli sempre più forti con il traffico di armi da fuoco e delle persone, aggravando le conseguenze degli affari del crimine organizzato internazionale, che generano annualmente centinaia di migliaia di milioni di dollari in guadagni per le mafie, a detrimento della vita umana e della stabilità sociale dei paesi.

Nel mezzo del più ferreo blocco, con l’impatto del periodo speciale, delle misure d’asfissia economica incrementate dalle successive amministrazioni statunitensi che scommettono sullo strangolamento delpaese, Cuba non ha smesso d’affrontare il traffico illecito di droghe, né di prevenire l’uso indebito di queste sostanze, nonostante i danni multi milionari che Washington insiste ad assestare ai pilastri fondamentali in questa battaglia, come l’educazione, la salute, la cultura, il lavoro, lo sport, la sicurezza e l’ordine, lo sviluppo della vita normale e civile.

Nonostante le carenze e le difficoltà il paese ha rinforzato i suoi sistemi di scontro alle frontiere marittime e aeree, nelle città e nelle zone rurali e montagnose per contenere le principali minacce che giungono dall’estero mediante pacchi galleggianti e altre forme d’operazioni de narcotraffico, con l’utilizzo di motoscafi, in una doppia operazione di traffico di droghe e di persone, così come il traffico interno partendo da sostanze sfuggite ai controlli, che giungono alla costa introdotte in pacchi di passeggeri o merci negli aeroporti, o risultato di campi di marijuana in luoghi intricati.

Una battaglia incessante, intensificata da un piano di rafforzamento delle azioni operative e d’istruzione, per giungere in tutte le parti con la maggior efficacia, e i suoi risultati preliminari riaffermano che, con l’azione organizzata da tutti sì che si può e le statistiche dello scontro lo confermano così : più di  3 000 persone imputate per traffico e posseso di droghe e il sequestro di  620 kg di differenti sostanze.

A tono con le tendenze internazionali e l’impatto di Internet e delle reti sociali sempre più consumate dal settore infantile e giovanile, e con il loro impatto alle addizioni in età precoce, si offre un’attenzione speciale ai casi nei livelli d’insegnamento medio, tecnico, professionale e pre universitario, con messa a fuoco preventivo-profilattica e con enfasi nel ruolo immunizzante ed educativo, con valori e cultura della famiglia, la scuola, i maestri, le organizzazioni studentesche  e giovanili, i media fondamentali delle comunicazioni, le istituzioni sportive culturali, i lavoratori sociali, i medici della famiglia e altre entità di Salute che operano nella comunità e nell’assistenza primaria.

Siamo tutti responsabili e attori principali in questa battaglia.

Come genitori, tutori, familiari, vicini, dirigenti, professionisti, specialisti, combattenti o ufficiali, abbiamo un dovere e tutto il lavoro preventivo e profilattico va indirizzato allo sviluppo di una cultura di condanna delle droghe, elevando la percezione del rischio.

Prevenire e affrontare, educare e allertare, scoprire e sanare, sono doveri obbligatori di fronte alle sfide di questo flagello e per questo è necessario operare uniti da tutte le sfere della vita, con una messa a fuoco multi fattoriale, integrale e ottimista, con rispetto della legalità, dell’esperienza accumulata e la storia di 66 anni sconfiggendo impossibili.

La strategia integrale antidroghe della Rivoluzione Cubana ha dimostrato, nei momenti più difficili, che contro le droghe si vince e che l’intensificazione attuale degli sforzi congiunti di tutta la società, il perfezionamento dei meccanismi per il miglior utilizzo delle strutture e delle forze implicate nella prevenzione e nello scontro, consolideranno il trionfo su questo flagello per il bene delle nuove generazioni e della società.