
Un terremoto di 6.0 gradi nella scala di Richter è stato registrato alle 10:50  di domenica 10 novembre  a 19.75 gradi di latitudine nord e 76.91 gradi di longitudine ovest.
Il giornalista  Eduardo Palomares ha informato dal Cenais, che è stato registrato a una profondità di 10 chilometri e l’epicentro si trova a 48 km a sudest del municipio di Pilón, nella provincia di Granma.
È stata registrata percettibilità a Santiago di Cuba, Granma, Guantánamo, Holguín e Ciego de Ávila.
Il Servizio Sismologico Nazionale ha informato che al momento non si riportavano danni materiali o umani. 
Le repliche continuano percettibili a Santiago di Cuba, nei nove municipi della provincia indomita e in quelli di Granma dov’è stato registrato l’epicentro. 
Il Cenais controlla l’attività sismologica, la più forte degli ultimi decenni in questa zona che è molto molto attiva nella Faglia Orientale che s’estende per tutto il sud delle province di Granma, Santiago di Cuba e parte di Guantánamo.
UN NUOVO TERREMOTO DI 6.7 ALLE  11:49  DI DOMENICA 10 NOVEMBRE
La rete delle stazioni del Servizio Sismologico Nazionale Cubano ha registrato un terremoto riportato come percettibile alle 11 e 49, ora locale, localizzato nelle coordinate  19.2 grados di latitudine nord e 
-76.99 gradi di longitudine oveste, a una profondità di 10.0 km con una potenza di 6.7, situato a 32 chilometri a sudest di Pilón, in provincia
di Granma.
DÍAZ-CANEL: «PRIMA DI TUTTO È ESSENZIALE SALVARE VITE» 
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha informato, nel suo account in X che dal Consiglio di Difesa Nazionale «ci hanno meso in comunicazione con le prime segretarie del Partito in Santiago di Cuba e Granma, province danneggiate da questi recenti terremoti ».
Nel suo muro ha aggiunto che ci sono stati spostamenti di terra, danni a diverse case e al sistema elettrico. 
«Chiediamo alla nostra popolazione diquste zone di uscire e mantenersi in luoghi aperti .Cominciamo a valutare i danni per attivare il recupero. Prima di tutto, essenziale, salvare le vite», ha aggiunto il Capo di Stato. 
Foto: Facebook. Enrique Diego Arango Arias
SI RIPORTANO DANNI IN GRANMA DOPO I DUE TERREMOTI 
GRANMA.- Crolli parziali di case e centri statali, crepe nelle pareti, caduta di pali della luce e danni in varie scale figurano tra i danni preliminari che si riportano in questa provincia orientale dopo i due terremoti di 6.0 e 6.7 gradi nella scala di Richter, che hanno fatto tremare gran parte della regione orientale dell’Isola. 
Yudelkis Ortiz Barceló, prima segretaria del Partito in Granma, ha detto al telegiornale della domenica che sino al momento non si lamentano perdite umane o persone ferite per questi fenomeni, anche se sono state attivate commissioni di valutazione dei danni e necessità al ricevimento dei rapporti sui problemi provocati alle infrastrutture in vari municipi. 
Poi ha precistao che per la vicinanza del’epicentro dei terremoti si stima che i danni maggiori si concentrano nei territori di Pilón e Bartolomé Masó, anche se ci sono rapporti da  Manzanillo, Buey Arriba, Guisa, Jiguaní, Media Luna, Niquero, Bayamo e Campechuela.
La dirigente ha segnalato che varie commissioni di lavoro percorrono già le zone montagnose dove possono avvenire gli slittamenti del terreno, come risultati di questi due fenomeni, o associati a possibili repliche. Inoltre è stato attivato il personale di Salute per l ‘assistenza a persone vulnerabili e allettate, che necessitano aiuti o un trasferimento in luoghi sicuri o  in ospedali. 
Ortiz Barceló ha chiamato la popolazione a mantenere la calma, agire con prudenza e disciplina e seguire le misure concepite per questo genere d’avvenimento. (GM/GRanma Int.)




