Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha ringraziato i 30 oratori che hanno alzato le voci nelle Nazioni Unite per denunciare la politica d’asfissia economica imposta dagli Stati Uniti contro la nazione caraibica.
Il Capo di Stato ha anche riconosciuto le denunce per l’inclusione dell’Isola nella lista unilaterale dei paesi che patrocinano il terrorismo.
«La vittoria oggi sarà molto grande», ha assicurato Díaz-Canel nel suo account in X, riferendosi alla votazione realizzata oggi, mercoledì 30 ottobre, nell’Assemblea Generale della ONU sulla proposta di risoluzione presentata da Cuba contro il blocco imposto dagli Stati Uniti.
Dopo più di tre decenni il Forum di 193 paesi mantiene una posizione ferma e quasi unanime contro questo congiunto di misure, le cui perdite totali si stimano in 499 mila milioni di dollari nei sei decenni d’applicazione.
La più recente considerazione del progetto di risoluzione celebrata nel novembre del 2023, ottenne il risultato di 187 voti a favore, due voti contrari (USA e Israele) e l’astensione de uno Stato membro (Ucrania).
Il cancelliere cubano, Bruno Rodríguez, ha dichiarato che la política statunitense agisce “come un’azione di guerra in tempo di pace”. La decisione di rinforzare in forma inedita il blocco durante la Covid-19 e approfittarsi della crisi economica mondiale derivata per promuovere la destabilizzazione del paese, mostra l’essenza perversa di questa politica, ha denunciato il ministro delle Relazioni Estere. (GM/Granm Int.)