
«Continuiamo a lottare, continuiamo a lavorare nell’attenzione a queste due importanti situazioni che pongono una condizone eccezionale nella vita delle cubane e dei cubani e staremo permanentemente in contatto con il nostro popolo nella stessa misura in cui avanziamo nell’attenzione a questi problemi».
La frase, pronunciata nel pomeriggio di lunedì 21 dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista de Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, riguarda le due contingenze che gravitano sul popolo cubano: l’emergenza energetica, e gli impatti che ha lasciato il passaggio del fenomeno meteorologico Oscar.
«Abbiamo appena terminato la riunione d’analisi che stiamo facendo in due momenti del giorno come parte
dell’attenzione alla situazione eccezionale che vive il nostro paese, che, come abbiamo spiegato ieri alla nostra popolazione, si basa in due eventi fondamentali che ci stanno ponendo in una tensione importante nella vita dei cubani e delle cubane».
Poi ha parlato della «emergenza elettrica che stiamo vivendo negli ultimi giorni», e dei danni provocati «dall’uragano Oscar, divenuto tormenta tropicale al suo passaggio nelle province orientali».
Sul primo tema, Díaz-Canel ha detto che «si avanza in maniera notevole in questi momenti; più del 36 % del servizio è ristabilito e funziona con stabilità, e si continua ad avanzare. Nelle prossime ore s’incrementeranno i livelli del servizio alla popolazione.
«Già a l’Avana abbiamo più del 90 % dei servizi a cui si è lavorato e adesso si cerca d’incrementare i
livelli del servizio nel resto delle province e soprattutto attendere con particolarità la problematica delle provincie orientali».
Il mandatario ha commentato che riguardo all’emergenza energetica, ci attendono due momenti:
«Un primo momento è ch enelle prossime ore supereremo questa emergenza dal punto di vista dell’evento della perdita di connessione, e entreremo allora in una tappa di maneggio dei deficit che ci resteranno, che era la situazione che stavamo vivendo prima del primo processo di mancanza di connessione e speriamo di poter lavorare in maniera che la disponibilità di combustibile e tutto un gruppo di gestioni che si stanno realizzando con paesi amici ci permettano di stare in condizioni migliori per diminuire gradualmente i deficit di generazione».
Il Presidente cubano ha allertato che si tratta «di un impegno di grande portata nelle condizioni economiche e finanziarie che vivendo il paese, provocate –lo ripeto ancora una volta– all’indurimento del blocco a Cuba e per l’inclusione della nostra nazione nella lista dei paesi terroristi».
Rispetto all’evento ciclonico il dignitario ha dichiarato che stanno già giungendo le prime informazioni dopo il suo passaggio nel territorio della regione orientale.
«Vogliamo informare la popolazione che i danni sono severi in questo momento nella provincia di Guantánamo, con la quale abbiamo mantenuto una comunicazione permanente.
Va detto che i municipi di San Antonio e Imías sonostati fortemente colpiti da questo evento e ci sono stati livelli d’inondazione che non si registravano storicamente in queste due zone.
«Disgraziatamente, per le informazioni preliminari che riceviamo, ci sono stati sei morti nel municipio di San Antonio e tuttavia si stanno realizando lavori di riscatto della popolazione, si continuano a valutare i possibili danni del passaggio perchè ci sono zone completamente inondate, dove ancora non è stato possibile entrare».
Il Capo di Stato ha segnalato che «l’appoggio che hanno dato le Forze Armate Rivoluzionarie e del Ministero degli Interni per salvare la popolazione». Ha elogiato queste importanti istituzioni che hanno partecipato alle azioni di salvataggio e assistenza e protezione della popolazione: «Nelle prossime ore riceveremo notizie più precise sulla situazione di questi due luoghi».
CUBA NEI BRICS
«Vogliamo anche dare un’informazione addizionale alla nostra popolazione – ha detto il presidente – che ha a che vedere con il vertice dei Brics, che si svolgerà il 23 e 24 ottobre, nella città russa di Kazán.
«Questo è un evento importante, al quale i paesi membri del Brics hanno convocato 30 nazioni, per potenziare tutto questo precetto della fondazione dei Brics d’ampliare la cooperazione con il Sud. Ossia in questo blocco c’è un orientamento d’integrazione verso i paesi del Sud».
Díaz-Canel ha sostenuto che «per Cuba è un altissimo onore poter partecipare a questo Vertice.
Abbiamo già partecipato al Vertice del Sudafrica, rappresentando il Gruppo dei 77 più Cina, del qualein quel momento occupavamo la Presidenza pro tempore. Anocora una volta il presidente della Russia, Vladímir Putin –che ora presiede i Brics– ha invitato Cuba perchè sia presente in questo incontro.
«E significa un’enorme opportunità, un’importante opportunità che Cuba vi partecipi, considerando le relazioni storiche che manteniamo con i paesi del Brics».
Il dignatario si è riferito alla recente richieta di Cuba, della sua «aspirazione d’essere approvata come paese socio nei Brics», e ha aggiunto che in questo blocco «ci sentiamo in un ambiente molto favorevole».
Un paese come il nostro, ha sottolineato, «che è stato costantemente assediato dalla politica imperiale, sopportando un blocco indurito, un’inclusione nella spuria lista dei paesi che, presumono, appoggiano il terrorismo, incontra nei Brics un ambiente d’inclusione, un ambiente d’uguaglianza, un ambiente di cooperazione e di collaborazione, un ambiente di solidarietà sulla base dei progetti che si sviluppano tra i paesi del Brics e i paesi del Sud».
Parlando di Cuba come nazione inclusa in questo Sud, e nel blocco dei Brics, il Presidente ha parlato del paese caraibico in un contesto «di condizioni di beneficio reciproco e una proiezione realmente inclusiva, dove si difendono gli aspetti del multilateralismo e anche l’aspirazione di cambiare l’ingiusto ordine economico internazionale che prevale oggi nel mondo e che risponde agli interessi delle potenze imperialiste».
In allusione ai propositi dell’importante blocco, il mandatario ha parlato di uno sforzo «sulla base della Creazione di una struttura economico-commerciale di cooperazione che non maneggi il dollaro come moneta, che consideri le complementarità che possono esistere tra i differenti paesi e che si possano approfittare tutte le potenzialità che possono esistere tra i differenti paesi.
«Ossia uno spazio nel quale anche il presidente Xi Jinping, della Cina, ha convocato a cinque iniziative che hanno a che vedere con la costruzione di una comunità globale di futuro condiviso, di una comunità globale di sicurezza, di una comunità globale anche per condividere i passi avanti della scienza e l’innovazione tra i vari aspetti. Per tutto questo era un evento al quale avremmo partecipato al più alto livello del paese».
Díaz-Canel ha spiegato alla stampa che «di fronte a questa situazione di emergenza elettrica e allarme ciclonico, abbiamo deciso – come Presidente- di non partecipare e restare qui nel paese, per far fronte, con la direzione del Governo, con il resto della direzione del Partito e con tutti gli sforzi che realizza il nostro popolo, ad affrontare sia la situazione energetica che il recupero dei danni provocati dal ciclone Oscar».
Ha sottolineato che «saremo degnamente rappresentati», perché «la delegazione cubana è guidata dal nostro Cancelliere, il ministro delle Relazioni Estere, membro del Burò Politico, il compagno BrunoRodríguez Parrilla.
«Questo è un evento dove avevamo la possibilità d’incontrarci e dialogare, realizzare incontri di lavoro
con importanti leaders mondiali – come gli stimati presidenti della Federazione della Russia, Vladímir Putin; il presidente e segretario generale del Partito Comunista della Cina, Xi Jinping»; «i leaders delle delegazioni del Vietnam e di altri paesi amici, includendo i paesi del Brics».
Il Presidente cubano ha assicurato che comunque «si potrà realizzare una parte importante» di questi scambi e
«che la partecipazione di Cuba avrà un importante impatto e e una trascendenza in questo evento». ( GM/ Granma Int.)