OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

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o il recupero dopo il passaggio dell’uragano Helene, con circa 84 000 utenti senza elettricità, molti danni all’agricoltura da quantificare, ed anche  in alcune case e istituzioni sociali.
 Assieme a quelle locali, le brigate di elettricisti di tre province aiutano dal pomeriggio di giovedì 26 a riabilitare le reti e i circuiti colpiti per ristabilire il servizio nel minor  tempo possibile.
Ancora una volta i lavoratori del settore elettrico sono stati i primi a giungere nel territorio colpito da un fenomeno idro-meteorologico.
Con una vasta esperienza in questo tipo d’emergenza, Juan Antonio González, al fronte di un grupo di 17 uomini provenienti da L’Avana, era già stato a Vueltabajo, dopo l’impatto dell’uragano Ian, e anche in altre province come Santiago di Cuba, Las Tunas e Camagüey.
«Dove passiamo noi, lasciamo le linee aggiustate», dice, e cosciente di quello che significa il loro lavoro per la  Popolazione , ha assicurato che  «staremo qui sino a quando tutti avranno la corrente». Alexander Rodríguez, lo specialista che guida la brigata di Mayabeque afferma lo stesso.
«Noi prestiamo un servizio molto sensibile. L’elettricità è necessaria per tutti. La risposta degli elettricisti in questo genere di situazioni è stata sempre arrivare rapidamente dove’è necessario».
Queste froze d’appoggio – c’è una brigata anche a Cienfuegos -  in un primo momento hanno lavorato nei municipi di  Guane e Sandino, en el capoluogo provinciale.
Pablo Pérez, direttore dell’Impresa Elettrica di Pinar, ha commentato che si contava con le risorse necessarie per il recupero e che, per essere precisi, avrebbero ricevuto più tecnici provenienti da altri territori del paese.
Quattro  brigate mediche sono restate nelle zone di difficile accesso che restano senza comunicazioni e le lezioni sono state sospese sino a lunedì 30, come ha detto Evelio Herrera, direttore provinciale d’Educazione.
.Le valutazioni preliminari hanno mostrato danni nelle coltivazioni come la yucca e le banane, e nei semenzali del tabacco e degli ortaggi.
Nonostante questo, Joel Hernández, delegato dell’Agricoltura della zona, ha assicurato che le misure adottate per la protezione di migliaia di aree  coltivate sono state effettive, e il passaggio di Helene nonha compromesso l’inizio della semina del tabacco il 20 ottobre prossimo, nè il proposito della provincia di piantare 40 000 ettari  di coltivazioni varie durante l’attuale campagna del freddo.
Inoltre si considera che le piogge associate all’uragano non sono state del tutto negative, perchè con queste è cresciuto il livello dell’acqua dei laghi artificiali, che si potrà utilizzare nei prossimi mesi per l’irrigazione. (GM/Granma Int.)