OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Foto: Ilustrativa 

«La trascendenza della liberazione della città di Palma Soriano, ha detto il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, «sta nel simbolismo, alle porte della capitale orientale, che ebbe la presa di Palma alla quale, con la direzione del Comandante in Capo, per la prima volta in un’azione congiunta parteciparono le truppe del I, II e III fronte».
Il 23 dicembre del 1958 erano cominciati gli scontri tra i ribelli e i batistiani.
La vittoria corrispondente al 27 fu grande, anche se c’erano pericoli, e opportunamente, Fidel, attraverso  Radio Rebelde, avvisò: «Nessuno potrà strappare al popolo di Cuba il saldo benefico della Rivoluzione.
Conquisteremo tutta la giustizia e siamo a un passo dall’ottenerlo, ma se interessi meschini tenteranno d’ostacolarci, anche l’ultimo combattente della Rivoluzione saprà morire con il volto al sole».
Nella storica allocuzione al popolo di Cuba, il Comandante ordinò l’avanzata dell’Esercito Ribelle, di non accettare accordi con il nemico - a meno che non fosse la resa completa - e chiamò il popolo a realizzare, se necessario, uno sciopero generale rivoluzionario, dato che a l’Avana si stava tramando un colpo di Stato.  (GM/Granma Int.)