
L’entusiasmo accompagna come una qualità la XVI Brigata internazionale di lavoro volontario e solidarietà con Cuba, Primo di Maggio.
I suoi membri quest’anno sono circa 300 amici di 29 paesi che accompagneranno i cubani nelle attività per il Giorno Internazionale dei Lavoratori che si estenderanno sino al 7 Maggio.
Domenica 23 aprile hanno posto un’offerta di fiori davanti al busto di José Martí, nel Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia de L’Avana, come omaggio al 170º anniversario della sua nascita ed hanno incontrato gli scienziati creatori del vaccino anti-covid Abdala.
Dal Cile, la professoressa Inés Castillo Jara, e la pensionata Lucy Domínguez, Hano espresso la loro gratitudine per i cubani, per le azioni di solidarietà realizzate nel mondo e in particolare verso i cileni esiliati dalla dittatura di Augusto Pinochet, che vivevano a Cuba ei decenni passati.
«Vogliamo essere solidali nella condanna al brutale blocco economico, commerciale e finanziario che soffre il popolo cubano», hanno precisato.
La giovane statunitense Graciela Ortizha detto che partecipa alla brigata con l’aspettativa di conoscere la realtà e convivere nelle comunità cubane, perché nel suo paese giunge molta propaganda negativa sulla Rivoluzione.
«Provengo da una famiglia messicana e abbiamo constatato che Cuba ha risorse materiali limitate e vorremmo poter aiutare», ha precisato.
Aitor Redondo De Galdo, della Spagna ha detto che conosce a fondo il socialismo cubano e i suoi sindacati, e vuole stabilire relazioni con organizzazioni della società civile.
«Il mio maggior interesse è conoscere la forza ideologica dei cubani per superare le difficoltà. Al mio ritorno in Spagna penso di organizzare incontri per parlare e trasmettere le esperienze apprese», ha precisato.
Seung Hee Jung vive a Seúl, in Corea del Sud, e accompagna come traduttrice
sette persone della Ciberuniversità dei seguaci di Jun Tae It, un’organizzazione sindacale.
«Veniamo ad appoggiare la causa indipendentista dei cubani, vedere come la Rivoluzione si rafforza ogni giorno. Vogliamo conoscere di prima mano quello che avviene. Desideriamo riempirci di speranza e combattere le sanzioni che gli USA impongono a Cuba», ha precisato. (GM/Granma Int.)