
Quando la Segreteria Nazionale della Federazione delle Donne Cubane (FMC) ha reso conto al suo Comitato durante il Plenum Nazionale
dell’organizzazione, le federate hanno saputo che il 2022 è stato un anno di lavoro in differenti ambiti tra i quali le case d’orientamento alla famiglia,
l’assistenza alle madri in situazione di vulnerabilità, il lavoro sociale nelle comunità e quello che riguarda il Programma di Superamento della Donna.
Alla presenza dei membri del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba, Dr. Roberto Morales Ojeda, segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale del PCC e Teresa Amarelle Boué, segretaria generale
del Comitato Nazionale della FMC, è stato precisato che la meta per il 2023 è che la Federazione abbia «una svolta differente», un impegno che parte dalla preparazione dei quadri sulle politiche nel territorio.
Amarelle Boué ha segnalato che si dovranno, dall’organizzazione e dallo spazio comunitario sviluppare con tutti i municipi del paese le azioni preventive contro la violenza, anche nella Strategia di Rafforzamento e come prospettiva ha risaltato la necessità di realizzare un maggior incorporazione di giovani nel lavoro quotidiano della Federazione.

Nella relazione presentata nel Plenum, le rappresentanti della segreteria hanno riconosciuto le insufficienze in funzione delle domande delle famiglie ed hanno considerato che sono stati fatti passi indirizzati a incamminare il lavoro d’attenzione e prevenzione sociale e ella ricerca della corretta implementazione di politiche a favore della non violenza e la non
discriminazione.
È stata sottolineata la priorità data all’attenzione all’implementazione del Programa Nazionale per la crescita delle donne, valutata dalla Segreteria del Comitato Nazionale del PCC, tra i vari temi, alla continuazione dello sviluppo dell’Osservatorio Scientifico di Cuba sull’Uguaglianza di Genere.
Mariela Castro Espín ha esortato a rinforzare il lavoro di comunicazione dell’organizzazione perché la popolazione necessita
conoscere le gestioni del lavoro della FMC.

«È importante che noi, dalle nostre organizzazioni si sia divulgatrici ed è necessario potenziare una strategia comunicazionale rigorosa, un processo
Per far sì che le federate ricevano le informazioni da differenti vie.
Oltre alle pubblicazioni nelle reti sociali e dell’Editorial de la Mujer», ha detto.
Al termine del Plenum, Morales Ojeda ha precisato che, «se vogliamo parlare di un ruolo protagonista, partendo dal rafforzamento dalla base, dobbiamo sapere quello che le federate considerano su come dev’essere l’organizzazione in questi tempi, come un proceso di scambio».
La violenza di genero, ha aggiunto, dev’essere una costante preoccupazione nell’organizzazione e partendo da questo principio, determinare cosa stiamo facendo dal punto di vista preventivo e cosa potremo fare.
«Nesuno ha mai fatto di più per la donna della Rivoluzione e della FMC e lì c’è l’essenza della sua creazione e del lavoro di questi anni», ha precisato.
IN CIFRE
55 670 giovani si sono iscritte all’organizzazione
315 case laboratorio create, appartenenti alle comunità con vulnerabilità
168 reception per violenza, municipali, sono state create
703 case laboratorio per l’attenzione e il controllo della violenza basata in genere
1 543 donne vittime hanno ricevuto attenzione
2 142 programmi d’addestramento realizzati preparando 52 925 persone
165 gruppi multidisciplinari di procedimento familiare si mantengono attivi. GM – Granma Int.

