
Bayamo, Granma.–Base strategica per la difesa del progetto politico della Rivoluzione Cubana nel XXI secolo, il sistema della stampa pubblica del paese ha di fronte a sè la sfida enorme di continuare a trasformare le sue dinamiche produttive in corrispondenza con gli attuali scenari e le domande della popolazione.
Ricardo Ronquillo Bello, presidente dell’Unione dei Giornalisti di Cuba (Upec), lo ha affermato nell’assemblea provinciale del sindacato, in Granma, la prima di qusta istanza realizzata nell’Isola prima del XI Congresso dell’organizzazione.
Negli ultimi cinque anni ha segnalato Ronquillo Bello, Sono state create basi politiche, strutturali e istituzionali per cominciare ad avanzare in un processo di profonde trasformazioni incamminate a risolvere le complessità esistenti nei media pubblici cubani.
Questo è l’anno del Congresso della Trasformazione, ha sottolineato il Presidente della Upec, riferendosi alla guerra che affronta Cuba nel terreno della comunicazione, con una forte campagna destinata a screditare il sistema della stampa statale, con la creazione di ecosistemi dei media privati e pagati dall’estero.
In questo senso sarà necessario ossigenare il sindacato della stampa da dentro, eliminando distorsioni incubate durante anni, come i limiti per accedere a determinate informazioni d’interesse pubblico o i vuoti informativi risultato dell’insufficiente utilizzo dell’esercizio della critica giornalistica.
Altri temi trattati nell’assemblea sono stati relazionati alla necessità di creare redazioni multimediali efficaci, approfondire le cause dell’esodo dei professionisti verso altri settori e le carenze tecnico materiali per esercitare la professione.
Al termine dell’incontro presieduto dalla prima segretaria del Partito in Granma, Yanaisi Capó Nápoles, e da altre autorità politiche e di governo, sono stati eletti i delegati granmensi al congresso, oltre all’esecutivo provinciale della Upec, diretto da Daniel García Zayas. (GM- Granma Int.)




