
Matanzas.-Chi ha partecipato all’emozionante gala politico-culturale per onorare lo storico avvenimento, ha dovuto immaginare l’enorme allegria provata da chi era lì quella notte del 7 gennaio del 1959, nel mezzo della frenesia rivoluzionaria, dopo la vittoria.
Dal centrale Parco della Libertà, 64 anni fa, i cittadini ebbero il piacere di vedere e di ascoltare Fidel che parlò al popolo dal balcone dell’allora Municipio di Matanzas, oggi Governo provinciale, per trasmettere un messaggio d’energia e ottimismo. Questi ricordi sono tornati sabato 7, quando un gruppo di giovani ha ripetuto l’entrata trionfale della Carovana della Libertà nella provincia.
I percorso della carovana nel territorio di Matanzas è iniziato di mattina da San Pedro de Mayabón, località del municipio di Los Arabos, e ha attraversato tutta la provincia per la superstrada, dove si è reso onore al suo passaggio.
Nella notte, durante la gala artistica presieduta dal generale di Divisione Andrés González Brito, cap dell’Esercito Centrale, da Susely Morfa González, prima segretaria del Comitato provinciale del Partito, e dal governatore Mario Sabines Lorenzo, è stato premiato un gruppo di cittadini che spiccano per il loro impegno in differenti fronti.
Un gruppo di giovani e diversi lavoratori hanno ricevuto la tessera che li accredita membri dell’Unione dei Giovani Comunisti e nuovi militanti del PCC rispettivamente.
Inoltre sono stati omaggiati vari combattenti che fecero parte di quella vittoriosa Carovana della Libertà.
La cerimonia, terminata verso le 22.00, ha fissato l’impegno della più giovane generazione con la voce di Armando García Delgado, primo segretario della UJC a Matanzas, di continuare a difendere le conquiste della Rivoluzione e il legato degli ideali dei nostri eroi e martiri.
Inoltre ha lasciato nei presenti il piacere di ricordare Fidel e confermare quello che disse quel 7 gennaio del 1959: «… più che per quello che abbiamo fatto, il popolo rende omaggio per quello che si aspetta da noi … e per quello che sa che faremo».
Dopo il passaggio dei barbudos, i carovanisti hanno reso omaggio anche a José Antonio Echeverría, così come fece Fidel allora, che si era ripromesso che tra le prime cose che avrebbe fatto con il trionfo della Rivoluzione, era la visita alla città natale del leader
Studentesco, per rendergli un omaggio d’ammirazione e rispetto. (GM-Granma Int.)