OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Un totale di 253 haitiani, tra i quali 31 bambini e 61 donne che viaggiavano in un’imbarcazione con l’intenzione d’emigrare negli Stati Uniti, sono approdati a mezzanotte di domenica 25, nel porto di  Kasasa, a Cayo Coco, nei Jardines del Rey, a nord di Ciego de Ávila, dove sono stati assistiti in un centro scolastico della provincia.
Le autorità della provincia, dopo il fatto, guidati Tomás Alexis Martín Venegas e Ania Francisco Malde, governatore e vicegovernatore, rispettivamente, hanno organizzato la loro  ospitalità temporanea nella Scuola Formatrice dei Professori d’Educazione Fisica
Manuel Suárez,  (Ceballos 7), dove ricevono cure mediche e l’aiuto solidale di Cuba.
María González Padrón, specialista della Croce Rossa Cubana, ha detto a Granma che dal primo momento è stata garantita l’alimentazione e il vettovagliamento, ed è stato stabilito il contatto come le più alte autorità cubane per assicurare il ritorno organizzato sicuro e volontario al paese d’origine.
Alcuni testimoni della spedizione hanno detto che il cattivo tempo li ha obbligati ad approdare «in qualche punto di Cuba», dove, riconoscono, ricevono un’assistenza eccellente, com’è accaduto in occasioni precedenti.
Un gruppo di specialisti della Croce Rossa Cubana, appena conosciuta la notizia, si è mobilitato ed ha preparato il luogo d’accoglienza, montando letti, distribuendo prodotti per l’igiene, alimenti e articoli di prima necessità.
Nel febbraio scorso un altro gruppo di 292 emigranti haitiani era giunto in
provincia di Ciego de Ávila, sempre nel centro di Cuba, dopo che la barca in cui navigavano era alla deriva, passata per il pericoloso stretto di Paso de los Vientos, pieno di mulinelli (80 chilometri nel punto più largo e una profondità di 1700 metri), che vincola l’Oceano Atlantico con il mare dei Caraibi. ( GM – Granma Int.)