OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
L’Avana Photo: Estudios Revolución

«La mia aspettativa è che la maggior parte della popolazione dia un voto per il Sì», ha ratificato il  Primo Segretario del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, la mattina di questa domenica, dopo aver esercitato il suo diritto al voto nel  Referendum Popolare del Codice delle Famiglie.
Dal Collegio elettorale  No. 3, della Circoscrizione 57, che appartiene al  municipio Playa, a L’Avana, il mandatario ha riconosciuto che non sarà una votazione  unanime, ma confida che sarà maggioritaria e che la maggior parte del popolo voterà a favore del Sì per il nuovo Codice Díaz-Canel ha sottolineato che oggi sarà una giornata intensa alla quale siamo giunti come risultato di tutto un processo che ha avuto a che vedere con la costruzione di una norma giusta, necessaria, attualizzata, moderna e che da diritti e garanzie a tutte le persone e diversità delle famiglie.
Po ha ricordato che il testo che oggi si sottopone a Referendum è emanato dal dibattito popolare, dalla necessità sociale, partendo dal fatto che è stato riconosciuto negli ultimi anni che la nostra società è diventata più eterogenea, che ci sono nuovi tipi di famiglie e di relazioni così come debiti con il trattamento delle norme giuridiche per determinati temi d’eredità e di affetti, che avevamo omesso ed era giusto che fossero considerati.
Inoltre è partito dagli studi di casi in Tribunali, dalle vicissitudini quotidiane di differenti tipi di famiglie e personali, da fatti prodotti in un determinato momento.  
Il Capo di Stato ha riconosciuto che il Codice contiene temi che non ottengono tuttavia la comprensione di alcune persone nella società.
«Ci sono persone che per fede o per credo non hanno compreso che il Codice non nega il tipo di famiglia che difendono, ma che il Codice dà garanzie per altri tipi di famiglie, e allora il tema non è afferrarsi solo a se il tipo di famiglia c’è nel Codice, ma vedere questo e gli altri tipi di famiglia», ha analizzato .
 Díaz-Canel ha anche segnalato che nell’opposizione al nuovo Codice esiste anche una piattaforma sostenuta nella strategia di demonizzazione e discredito della Rivoluzione Cubana.
Ed ha citato quelle persone che attaccano il testo soprattutto nelle reti sociali con l’utilizzo di un linguaggio aggressivo, volgare e pieno di odio.
«Se il Codice dicesse tutto il contrario di quel che dice questo,quelli che odiano criticherebbero comunque. Ossia, non è un problema di convinzioni, non è un problema di ragionamento, sentimenti o emozioni; semplicemente c’è gente che adotta una posizione come questa perché considerano che se è un Codice per la Rivoluzione, dentro la Rivoluzione, in una società in Rivoluzione, allora non va approvato». ( GM – Granm Int.)