
Pinar del Río.- La Fiera Internazionale del Libro 2022 ha iniziato mercoledì 11 il suo percorso per le provincie cubane, per riaffermarsi come il successo culturale di maggior portata nell’Isola Con i tradizionali banchi-libreria installati nelle strade sedi sparse per tutta la città, Pinar del Río è diventata il primo territorio che ha accolto la festa delle lettere dopo la tappa iniziale di L’Avana.
Luis Enrique Rodríguez, capo del programma letterario dell’ evento, ha spiegato che Vueltabajo aveva deciso d’iniziare le attività un giorno prima delle altre province per via del ricco programma previsto, che ha compreso presentazioni di testi, letture di narrativa e di poesie, conferenze specializzate, dibattiti, conversazioni, proiezioni d’audiovisivi ed esposizioni di pittura e scultura. Circa 50 titoli delle editrici Loynaz e Cauce, con circa 25 500 volumi in totale, sono stati a disposizione dei lettori, con una variata proposta del resto delle editrici
cubane.
Rodríguez ha segnalato che questo è un riflesso della politica culturale della Rivoluzione espressa sin dagli inizi partendo dalla campagna d’alfabetizzazione, lo sviluppo dell’educazione del paese e la creazione del sistema delle edizioni territoriali.
Con i libri in normale formato, il funzionario ha precisato che il pubblico ha potuto accedere a 30 novità in formato digitale delle editrici di Pinar
«Questo è un modo per avvicinarci al pubblico più giovane che utilizza le nuove tecnologie dell’informazione», ha affermato.
La Fiera è terminata domenica 15 con una gala culturale nel teatro José Jacinto Milanés, con la presenza di Yamilé Ramos Cordero, prima segretaria del Partito Comunista di Cuba a Pinar del Río, e Rubén Ramos Moreno, governatore
provinciale. ( GM – Granma Int.)




