
Le autorità migratorie cubane indicano che negli ultimi tempi si è incrementato il fermo di persone alla frontiera con documenti di viaggio falsi per uscire dal paese.
Nel sito web del Ministero degli Interni (Minint), i requisiti stabiliti di recente da alcune nazioni della nostra regione, che rendono sempre più complicata la realizzazione dei documenti per l’ottenimento dei visti nelle loro ambasciate a L’Avana, incidono in questo fenomeno. «Nelle falsificazioni s’includono visti, passaporti, biglietti aerei, contratti di lavoro, timbri di movimenti migratori d’entrata e uscita, principalmente del Messico o di paesi che permettono l’arrivo a questo territorio, riferisce la pubblicazione del Minint.
Inoltre, partendo dal principio che i flussi migratori si devono realizzare in maniera legale, ordinata e sicura, i cittadini cubani che vengono fermati dalle autorità migratorie di altri paesi mentre tentano d’utilizzare un documento falso, sono reinviati a Cuba.
L’ incidenza di questa attività fraudolenta si ripercuote direttamente nel migrante e i suoi familiari, che si associano a un delitto di falsificazione di documenti pubblici per cercare di realizzare i loro obiettivi con tutte le implicazioni legali, i danni economici e le motivazione che si generano trasformandoli in vittime della rete del traffico di persone e di truffatori.Di fronte a questa spiacevole situazione le autorità migratorie cubane reiterano che le documentazioni per ottenere documenti di viaggio per altri paesi si devono realizzare nelle sedi diplomatiche, per cui suggeriscono di rifiutare qualsiasi operazione che non sia realizzata nei canali stabiliti e per le persone legalmente autorizzate. ( GM – Granma Int.)