OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Marcia per il 1º Maggio, in Piazza della Rivoluzione. Non c’è un solo tipo di donna nè di donna cubana, ma ci sono milioni d’esseri dissimili, e ognuno merita tutti i diritti. Photo: Ariel Cecilio Lemus

La proposta lanciata dalle reti sociali sembrava semplice: scrivi il tuo nome nel ricercatore di Google o quello di tua sorella, tua madre o tua figlia e a lato la parola  «trovata». Il risultato non era semplice, ma ha fatto rabbrividire.
Basta toccare un tasto per incontrare una lista di orrori provocati dalla violenza machista.
La ricerca non lascia dubbi. Nascere donna comprende ancora oggi molti pericoli maggiori o minori, in dipendenza dalla regione o il paese dove si è avuta la sorta di nascere e anche le molteplici sfide  da superare nel nome dell’equità.
Per questo l’8 marzo, Giorno Internazionale della Donna, è una data sorta da e per la rivendicazione, per la lotta.
In questo momento migliaia di bambine e donne - loro, che è sempre come dire noi - soffrono mutilazioni genitali, violazioni,  maltrattamenti per la strada, matrimoni forzati, attacchi con acido, accesso disuguale a studi e lavoro, salari più bassi di quelli dei loro colleghi uomini, distribuzione non equa degli impegni domestici, l’impossibilità d’abortire, femminicidio, violenza economica, psicologica, emozionale, fisica o sessuale…
A Cuba  apprezziamo un progetto sociale da più  di sei decenni  nel quale la donna è stata protagonista e beneficiaria delle trasformazioni
Sono forze, per esempio, la Federazione delle Donne Cubane, i precetti della Costituzione,  il Decreto-Legge della maternità della lavoratrice, il Programma Nazionale per l’Avanzamento delle Donne e la Strategia Integrale contro la Violenza di Genere.
Il progetto del nuovo Codice delle Famiglia marca anche un punto saliente nel cammino per assicurare l’equità di genere dentro e fuori delle case cubane.
I numeri dell’Isola rispetto alla partecipazione della donna nello studio, nel lavoro, la produzione e la vita politica, sono lodevoli, ma risponde alla stessa natura di uno Stato socialista di diritto e giustizia sociale, lavorare ogni giorno, come si fa, per ridurre le brecce che esistono ancora nel cammino per il termine del patriarcato.  
Le persone davvero rivoluzionarie, donne e uomini, devono assumere il femminismo come teoria e pratica imprescindibili per questo mondo alternativo che vogliamo fondare.
Fuggiamo quindi dalle generalizzazioni. Non c’è un solo tipo di donna nè di donna cubana. Siamo milioni di esseri dissimili, ognuna meritevole di tutti i diritti, indipendentemente dall’età, l’orientamento sessuale, se siamo o no madri, l’occupazione e il colore della pelle.
Veneriamo quelle che ci hanno portato qui e lottiamo per un futuro dove nessuna figlia ascolti la frase: «Le cose sono così». ( GM – Granma Int.)