OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Gruppo temporáneo di lavoro del Governo Photo: Estudios Revolución

«Continuare a rinforzare la vigilanza epidemiologica, mantenere con la massima disciplina le misure igienico-sanitarie, e incrementare l’auto responsabilità e la coscienza individuale e collettiva. Queste continuano a essere le chiavi per affrontare l’incremento dei casi di  COVID-19 riportati nelle  ultime settimane nel paese», ha insistito il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.
Il Presidente della Repubblica ha reiterato la necessità che tutti rispettino queste misure (che sono di senso comune —anche se dietro a queste c’è molta scienza -, ma non sempre si rispettano), partecipando la mattina di sabato 8 gennaio, all’abituale incontro del Gruppo temporaneo di lavoro del Governo per la prevenzione e il controllo della pandemia.
Díaz-Canel ha analizzato il comportamento della variante Ómicron nel mondo, che, per le sue caratteristiche di alta trasmissione, anche se non sta apportando un incremento di peso di casi gravi e di morte – ameno sino ad ora – esige un nuovo atteggiamento, com’è già stato previsto nella più recente versione del protocollo cubano per lo scontro all’epidemia.
«Anche se nel paese circolano vari ceppi e dobbiamo stare molto attenti a questi, soprattutto a Delta, ha sottolineato il Capo di Stato, è necessario continuare a concentrarci nell’assistenza primaria per ottenere un buon isolamento nel domicilio delle persone positive.
 Con video conferenze con le autorità politiche e di governo di tutti i territori, la riunione è stata guidata dal  Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz, che ha insistito che di fronte alla nuova ondata di COVID-19 non possiamo abbassare la guardia.
Hanno partecipato all’incontro Jorge Luis Broche Lorenzo, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito, i vice primi ministri, Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, Ricardo Cabrisas Ruiz e Alejandro Gil Fernández, con altri ministri e autorità.
José Ángel Portal Miranda, ministro di Salute Pubblica, ha informato che venerdì 7 è aumentato il numero dei casi positivi al 11,7 per cento e sino a questa data sono stati contati  974 687 casi confermati alla COVID-19.
Sono 970 684 (99,6 per cento) le persone cubane che si sono ammalate e il 98,6 per cento ernao casi  autoctoni. Il paese ha accumulato sino al 7 gennaio  8 326 morti per questa causa, con una letalità dello 0,85 per cento durante l’epidemia. ( GM – Granma Int.)