
Santiago di Cuba.–La Rivoluzione ricorda i suoi martiri e il loro sangue è la linfa di cui si è nutrita, altare al quale si offrono le opere migliori. Per questo nel 65º anniversario del sollevamento armato di questa città, il primo omaggio è stato per Pepito Tey, Otto Parellada e Tony Alomá, ai quali sono state offerte corone di fiori del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz e del Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez Davanti alla targa dei morti in una delle azioni del sollevamento – l’assalto al commissariato nella Loma del Intendente–, sono state offerte corone del presidente dell’ Assemblea Nazionale del Potere Popolare e del Consiglio di Stato, Esteban Lazo Hernández, del popolo di Cuba e dei familiari dei martiri, come parte dell’omaggio presieduto dai membri del Comitato Centrale, José Ramón Monteagudo Ruiz, primo
segretario del Partito nella provincia; la governatore Beatriz Johnson Urrutia, e la prima segretaria del Comitato Nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC), Aylín Álvarez García.
Durante la cerimonia è stata convocata la celebrazione dei 60 anni della UJC, il 4 aprile del prossimo anno, con una giornata nazionale che si denominerà «Andiamo con tutto».
«La Rivoluzione è nostra, dobbiamo avvicinarci, unirci, mettere anima, corpo e cuore e quando questo si fa, è impossibile non vincere», ha sottolineato Álvarez García.
Nella giornata è stato riconosciuto il 45 anniversario del Museo della Lotta Clandestina e una parte dei presenti ha marciato sino al cimitero patrimoniale Santa Ifigenia, per rendere omaggio agli eroi e alle eroine della Patria. (GM – Granma Int.)






