OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Bandiera Cubana. Cuba non si metterà mai in ginocchio e non accetterà mai ordini da nessun padrone straniero. Photo: Ricardo López Hevia

Una condanna della risoluzione recentemente approvata dal Congresso degli Stati Uniti è stata emessa sabato 6 novembre dalla Commissione delle Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, che ha denunciato Che: «Il contenuto ingerenzista e lesivo della nostra sovranità serve per sostenere la guerra non convenzionale che il governo degli Stati Uniti sferra contro il nostro paese».
Il documento ricorda la denuncia già presentata dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare lo scorso  27 ottobre, durante le sue ultime sessioni, quando ancora un volta erano state rese pubbliche le intenzioni del governo statunitense di continuare a indurire il blocco «indirizzato a strangolare l’economia nazionale e asfissiare il nostro popolo, con un incremento delle azioni sovversive e la creazione e promozione di campagne politiche e della comunicazione, con le quali inondano le reti digitali per tergiversare la nostra realtà, cercare di provocare una destabilizzazione,  mostrare un’apparente ingovernabilità, promuovere il caos e imporre un colpo blando che ponga fine alla Rivoluzione socialista e alle sue conquiste.
La Commissione delle Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare ha denunciato che: «Condanniamo questa nuova  provocazione anticubana e allertiamo ancora una volta i legislatori di tutto il mondo su questi piani e sull’incremento della retorica aggressiva e minacciosa utilizzata da funzionari del governo e da membri del legislativo statunitense, destinata a giustificare una possibile nuova scalata nella politica di confronto degli Stati Uniti d’America contro il nostro paese».
Poi ha convocato l’ampio e diverso movimento di solidarietà con la Rivoluzione Cubana, con solide basi negli Stati Uniti, così come le  Associazioni,  i Gruppi Parlamentari d’Amicizia  con Cuba e le associazioni dei cubani residenti all’estero, «ad alzare nuovamente le loro voci per esigere che si rispetti
L’inalienabile diritto del popolo cubani di costruire sovranamente il tipo di società che a scelto  liberamente ».
Ugualmente ha richiamato i governanti e i legislatori degli USA «ad ascoltare gli ampi settori della loro popolazione che chiedono la fine del blocco e della politica aggressiva contro Cuba, per stabilire canali di dialogo e rispetto tra i due paesi, che contribuiscano allo sviluppo degli scambi e della collaborazione in aree di mutuo interesse e beneficio bilaterale».
«Non hanno nessun diritto d’interferire nei temi interni di Cuba, che riguardano solo il nostro popolo. Cuba non si metterà mai in ginocchio nè accetterà ordini da nessun padrone straniero», conclude la dichiarazione. ( GM – Granma Int.).