OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Fabio di Celmo, era nato a Genova, e quando aveva 32 anni suo padre lo aveva portato con sé a L’Avana per passargli la responsabilità dell’impresa, dato che lui aveva già 76 anni e voleva ritirarsi.
 Il giorno dell’esplosione della bomba nell’Hotel Copacabana, il 4 settembre del 1997, mentre Giustino si trovava nella sua abitazione, Fabio conversava con due amici italiani nel vestibolo dell’albergo.
La bomba era stata messa in un posacenere di metallo e, esplodendo alle 12,18 minuti,  una scheggia appuntita penetrò nel collo di Fabio, gli dilaniò una vertebra cervicale e l’arteria carotide sinistra, provocando la sua morte quasi immediata.
Quando si diffuse la notizia della tragedia, uno dei terroristi che avevano organizzato il sabotaggio, Luis Posada Carriles, d’origine cubana, disse ferocemente:«Si trovava nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato e io dormo tranquillo come un bebè».
Nel 1997 alcuni terroristi pagati dalla CIA posero diverse bombe in alberghi della capitale: il 2 e il 30 aprile; poi il 4 agosto nell’hotel Cohiba e il 7 settembre nel Copacabana.
Fabio, alla sua morte, viveva a Cuba da 4 anni; era un grande appassionato del calcio e voleva formare una squadra qui a L’Avana.
Il popolo cubano ha pianto molto la sua scomparsa, ha appoggiato Giustino nel suo immenso dolore; sono state create opere in ricordo di Fabio, il libro /El muchacho del Copacabana/di  Acela Caner, tradotto e pubblicato in italiano,  un balletto  del Balletto Nazionale  e altre varie manifestazioni…  
Fabio è sepolto in Italia, nel cimitero genovese a fianco di sua madre Ora e di suo padre.
Giustino, dopo la morte del figlio prediletto, il più piccolo, dichiarò che: «Mio figlio era innamorato di questa terra, mi pare divederlo in ogni bambino, in ogni giovane… lui è una delle 3478 vittime del terrorismo contro Cuba, fomentato dagli USA».  
/El muchacho del Copacabana/, il libro scritto dalla scrittrice, storiografa e professoressa universitaria Acela Caner Román —già deceduta, apporta dati della sua infanzia, l’adolescenza e la gioventù di Fabio e gfli anni della sua vita trascorsa a Cuba.  
Il cineasta italiano Angelo Rizzo lo ha ricordato nel suo film poco conosciuto  /Cuando la verdad despierta./
Nell’Hotel Copacabana una targa ricorda il giovane Fabio e l’ICAP ogni anno ha organizzato una cerimonia di ricordo, il 4 settembre.
Anche quest’anno sono state organizzate azioni di ricordo e omaggio nel rispetto dei protocolli della COVID-19.