
La perdita di tetti in installazioni statali e case private, la caduta di alberi, di cavi elettrici e telefonici oltre ai danni alle coltivazioni sono alcuni dei danni che in forma preliminare sono stati registrati a Cuba dopo il passaggio dell’uragano Ida.
Verso le due del pomeriggio di venerdì 27, Ida ha toccato terra cubana per l’Isola della gioventù. Il municipio speciale è stato il primo territorio del paese che ha ricevuto la forza dei suoi venti d’uragano categoria 1.
Il fenomeno non ha sorpreso gli abitanti che, con l’esperienza dovuta al fatto d’essere una delle regioni più colpite del paese da questi eventi, si erano preparati per diminuire al minimo l’impatto e come risultato erano state evacuate 300 persone.
Ida è penetrata nella provincia di Pinar del Río verso le diciannove in un punto a 20 chilometri a est di La Coloma, secondo i dati della Difesa Civile.
L’uragano ha colpito questi territori e le regioni di Artemisa, L’Avana e Mayabeque, con forti piogge, localmente intense (hanno colpito anche la regione centrale), notevoli mareggiate nel litorale sud e venti che in località di Pinar del Río e a ovest di Artemisa hanno raggiunto nelle raffiche velocità tra 120 e 130 chilometri l’ora.
Ha poi deviato verso il mare alle 21,30 dalla costa occidentale per arrivare all’alba di sabato sulle acque del golfo del Messico.
La dottoressa Miriam Teresita Llanes, a capo del Centro dei Pronostici dell’Istituto di Meteorologia, e il master in Scienze Armando Caymares Ortiz, specialista principale di questa entità, hanno precisato a Granma che tuttavia il cielo sarebbe rimasto nuvoloso in gran parte dell’Isola con temporali e piogge, soprattutto nella regione occidentale e un miglioramento a partire da mezzogiorno.
L’uragano Ida ha continuato ad allontanarsi da Cuba, mantenendo una rotta prossima a nord ovest attraverso il golfo del Messico, intensificandosi maggiormente.
Ida ha messo a prova i protocolli cubani di fronte a questi eventi del clima e stavolta nel mezzo di una tormenta peggiore, un picco della trasmissione della COVID-19 che domanda più disciplina e rigore nel compimento delle misure orientate.




