OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
60º Anniversario della Uneac. Photo: Estudios Revolución

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha partecipato venerdì 20, con una numerosa  rappresentazione di personalità della cultura cubana, alle celebrazioni per il 60ºanniversario dell’Unione degli Scrittori e Artisti di Cuba (Uneac).
Luis Morlote Rivas, presidente dell’organizzazione, ha consegnato al mandatario il francobollo  commemorativo per la data, che è stato conferito anche al Generale  d’Esercito Raúl Castro Ruz, al quale è stato inviato attraverso il Presidente della Repubblica.
La distinzione è stata consegnata in tutto il paese a noti rappresentanti dell’ intellettualità cubana per il loro apporto alla cultura, alla società e per la loro dedizione alla Uneac.
L’hanno ricevuto nel ‘occasione dalle mani del Capo di Stato, Miguel Barnet, Abel Prieto, Graziella Pogolotti, Aurora Bosch, Lesbia Vent Dumois, Pérez e Marta Valdés, come  membri delle associazioni che formano  l’Unione.
Luis Morlote Rivas ha ricordato come, il 22 agosto del 1961, al termine del 1º Congresso Nazionale degli scrittorei e degli artisti, fu fondata l’organizzazione dal Comandante in Capo Jefe Fidel Castro Ruz, la cui direzione fu assunta dal poeta Nicolás Guillén. Come allora, ha detto, la Uneac continua  ad assumere con valore e impegno rivoluzionario le sfide di questi tempi.
In un messaggio d’auguri ai membri della Uneac, Díaz-Canel ha segnalato che l’organizzazione «ha occupato sempre un posto d’avanguardia nella cultura rivoluzionaria».
Creata partendo dagli scambi iniziali di Fidel con scrittori e artisti e dalle imprescindibili /Parole agli intellettuali/, la Uneac fu ispirata, dal 1961, con la sua vocazione unitaria e il suo fermo impegno con la difesa della Rivoluzione, ha segnalato il Presidente.
Morlote Rivas ha affermato che riempie d’orgoglio che si sia mantenuta fedele ai suoi principi della fondazione in questi sessant’anni.
«Mentre c’impegniamo a superare un blocco feroce per salvare vite nel mezzo della pandemia, comprare strumenti medici e alimenti, e dare soluzioni a problemi cruciali dalle società cubana, l’imperialismo e il nucleo fascista della
destra più reazionaria di Miami lanciano un’offensiva per destabilizzare l’Isola con l’uso di tutti gli strumenti della guerra non convenzionale e, in particolare, di una continuata campagna di diffamazione nei media e nelle reti sociali.».
Il Primo Segretario ha sottolineato che i nostri nemici mentono senza pudore per negare la straordinaria opera culturale realizzata dalla nuova Cuba, sorta nel gennaio del 1959, «e soffrono perché Patria, cultura e Rivoluzione sono i nostri concetti inseparabili da quando il 20 ottobre del 868 a Bayamo s’intonò l’Inno composto da Perucho Figueredo».
Poi ha risaltato che hanno lavorato per seminare divisioni e confusione tra i creatori cubani.
« Molti di loro sono stati sottoposti a pressioni e minacce e alcuni sono stati  vittime di veri linciaggi mediatici», ha detto, e ha segnalato che di fronte alla perversità di tali manovre, di fronte alle complesse sfide del presente e del futuro, continuiamo a contare come sempre con la Uneac, con la sua etica martiana e fidelista, con il suo spirito conseguente, con la sua provata capacità per continuare a edificare l’unità con il dialogo e la partecipazione. (GM-Granma Int.)