
Cuba si è messa, mercoledì 28, la mano sul cuore ed ha alzato la fronte per fissare lo sguado là dove l’esempio di
Haydée Santamaría e Melba Hernández, le eroine per le quali Fidel disse nella sua arringa, nel processo della Moncada: « Mai prima era stato posto tanto in alto con eroismo e dignità il nome della donna cubana».
All’indimenticabile Melba, nel centenario della sua nascita, e alla cara Haydée, nel 41º anniversario della sua morte, il popolo di quest’Isola ha dedicato un omaggio profondo con fiori d’azucenas bianchi e rossi davanti al Pantheon che custodisce i loro resti assieme a quelli di altri 41 compagni delle gesta del 26 di Luglio del 1953, nel cimitero patrimoniale Santa Ifigenia.

Per meritare la grande ammirazione e l’affetto dimostrato dal popolo alle due combattenti, sarebbe bastato il capitolo eroico della loro partecipazione decisiva nell’audace occupazione all’allora Ospedale civile Saturnino Lora, incaricate nel gruppo comandato da Abel Santamaría; ma l’ammirazione è cresciuta per tutto quello che hanno fatto dopo con il loro carattere fermo e il lo spirito indistruttibile nell’opera che hanno continuato fare dopo il trionfo della Rivoluzione.
La presenza di Haydée e di Melba si trova in ogni cubana fedele che partecipa attivamente al progetto comune per la costruzione del paese come loro allora, con resistenza, coraggio e lavoro.(GM-Granma Int.)