OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
I due primicnetri saranno terminato nel 2022 ed avranno l’apparenza di questo disegno in 3D. Foto: autore.

PINAR DEL RÍO.— Camminate, sentierismo, passeggiate a cavallo, bagni nelle piscine naturali, navigazione fluviale, biciclette di montagna... con tutte queste opzioni nel mezzo di bellissimi paesaggi praticamente sconosciuti si stanno costruendo le due prime installazioni di turismo locale sostenibile in Cuba.

Gli specialisti dicono che si tratta di un concetto che negli ultimi tempi ha guadagnato terreno a livello mondiale e che potrebbe generare importanti benefici per i municipi.

Scommettendo sulle bellezze naturali che abbondano nell’Isola e sulla sua ricca cultura, aldilà delle tradizionali destinazioni di sole e spiaggia, l’iniziativa ha il proposito di mostrare una nuova prospettiva per il settore delle imprese e la sua articolazione con altri attori a favore di un allaccio che aiuti a dinamizzare le economie locali.

Ultimamente i disegni in 3D di quelli che in un futuro prossimo saranno i centri turistici Rocío del sol e Guacamaya hannno suscitato la curiosità nelle reti sociali.

Il primo si trova tra i boschi dell’Impresa Agricolo - forestale Macurijes, nel municipio di Guane, con una biodiversità che include 16 tipi diversi di orchidee, 69 di uccelli e 72 specie forestali.

Il secondo fa parte del patrimonio dell’Impresa Agricolo- forestale La Palma, in una zona che affascina per i suoi paesaggi e per le leggende sugli schiavi fuggitivi (i cimarrones), che in altri tempi si fermarono lì fuggendo dalla schiavitù.

Tutti e due portano nomi distintivi della regione:Rocío del sol è una pianta insettivora rara e molto bella che cresce a occidente di Pinar del Río, mentre Guacamaya è la sierra del nord della provincia, scelata per costruire installaziinie tracciare sentieri.

UN’ESPERIENZA DIMOSTRATIVA

Il dottore in Scienze Jorge Freddy Ramírez, professore del Centro di Studi della Direzione, Sviluppo Locale, Turismo e Cooperativismo, dell’Università di Pinar del Río, spiega che i due sono in fase d’esecuzione e sono esperienze dimostrative che si possonoo replicare in altri territori.

Ognuno conterà con i servizi di base, d’alloggio e gastronomia, con 15 capanne, ristorante e bar caffetteria; inoltre su un centro de visitatori che presenta la sala per ricevere, quella d’interpretazione del patrimonio naturale e culturale che gestisce nella sua area d’ influenza, con video, schermi interattivi, posters, la biblioteca specializzata in temi della natura e della cultura locale, un negozio di souvenirs e bagni pubblici.

Lol specialista segnala che, nel suo concetto architettonico, il disegno parte dal riscatto delle tradizioni costruttive della campagna cubana e materiali come il legno e le foglie di palma, permettendo così d’abbassare considerevolmente i costi dell’investimento.

«Saranno installazioni rustiche ma confortevoli, seguendo gli standard internazionali di questo tipo di turismo».

Basati nei valori naturali dei luoghi dove si costruiscono, i due progetti aspirano a una relazione amichevole con l’ambiente.

Per questo non si realizzano movimenti di terra per la costruzione delle installazioni.

«Tutto è -------- hincado sobre horcones -------e si approfitta al massimo la luce solare», ha aggiunto Jorge Freddy Ramírez. E non si usano nemmeno apparecchi per l’aria condizionata.

«Si gode il clima naturale considerando i concetti dell’architettura bioclimatica», ha aggiunto.

In questo modo assicura che saranno costruzioni interattive con l’ambiente e permetteranno al visitatore d’ammirare il bosco e anche di viverci dentro, pur restando nella sua abitazione.

SOSTENIBILITÂ GARANTITA

Secondo lo specialista, tra i fatti più importanti c’è che vari attori – in questo caso le imprese forestali e i consigli dell’amministrazione municipali di Guane e La Palma, il Governo provinciale, l’Università di Pinar del Río e il Centro di Gestione Strategica dello sviluppo Locale – si integrino al progetto.

«A Cuba esistono costruzioni rustiche e si pratica il turismo della natura, ma con un concetto d’integralità che è parte di un programma di sviluppo turistico locale, compreso nella strategia dello sviluppo municipale, senza alcuna installazione».

L’esperienza approfitta delle possibilità che apre la politica per fomentare lo sviluppo territoriale nel paese, approvata l’anno scorso.

«Modificare il suo oggetto sociale e incorporare l’attività turistica, offre alle imprese con queste potenzialità un’opportunità per ampliare la loro attività economica e anche del municipio dove radicano».

Pedro Cabrera Lagos, specialista del Turismo della Natura e le Areee Protette nell’Impresa Agricolo-forestale Macurijes lo crede.

«Per la nostra entità è una maniera d’utilizzare le risorse naturali che formano il suo patrimonio per captare divise», assicura e aggiunge che anche per il territorio i benefici saranno importanti, perchè genereranno posti di lavoro e si propizierà il vincolo con altri settori, incorporerà il municipio al turismo.

Dall’altro lato della provincia, Osmel Portales Almora, direttore di Sviluppo e Affari dell’Impresa Agricolo-forestale La Palma, coincide che questa è una via per fomentare le economie locali e ottenere entrate partendo dalle risorse endogene, con un minimo impatto sull’ambiente.

Senza aspettare che i suoi due primi progetti siano utilizzati per convalidarne i risultati , Pinar del Río ha continuato a lavorare in altri luoghi della provincia. «Abbiamo deciso di non fermarci e di cominciare a progettarne altri due perchè siamo convinti che funzionerà», ha spiegato Jorge Freddy Ramírez.

«Il turismo locale sostenibile a piccola scala è una pratica internazionale che è cresciuta con un ritmo accelerato negli ultimi decenni. Quello che stiamo impulsando è stato dimostrato già in altri paesi.

Con gli effetti della pandemia della COVID-19, lo scenario futuro è ancora più promettente per il modo in cui si comporteranno i clienti».

Gli altri due centri saranno ubicati nella Sierra de la Güira, municipio di La Palma, dove c’erano le capanne di Los Pinos, promosse da Celia Sánchez Manduley, e nel Giardino Botanico Provinciale, alla periferia del capoluogo locale.

Il primo avrà come componente fondamentale il turismo nella natura, mentre il secondo sarà destinato al turismo scientifico, partendo dalle collezioni botaniche che presenta.

Ciò nonostante, per lo specialista, questo costituisce appena l’inizio.

«L’idea è riuscire a stabilire a Pinar del Río una rete di piccoli centri turistici e altri prodotti che ci permettano di presentare offerte integrali e che generino in maniera incatenata commercio e concorrenza nei mercati internazionali».

La quantità dei visitatori afferma che questo si potrà, un giorno, paragonare alla destinazione turistica di Viñales con la peculiarità che le persone non sarebbero concentrate in un grand’hotel o un un luogo specifico ma sarebbero disperse nella provincia.

NEL CONTESTO

•Tra gennaio e aprile di quest’anno sono arrivati a Cuba 64 712 turisti stranieri, appena il 6,6 % dei 983 099 visitatori stranieri nello stesso periodo del 2020, per via della chiusura dovuta alla COVID-19, ha pubblicato l’Officina Nazionale di Statistica e Informazione.

•Nel bilancio della gestione del settore nel 2020, si è informato che la mancanza di commercio delle installazioni alberghiere, processo mondiale che ha condotto a una caduta commerciale delle installazioni, e a un processo mondiale che ha portato a una caduta del 74 % dei viaggi, è stata utilizzata per migliorare le infrastruttura turistica cubana, includendo la manutenzione di 42   000 abitazioni.

• Il Primo Ministro cubano, riassumendo l’apporto del ramo nella prevenzione e il controllo dell’epidemia, ha ricordato che più di 8 200 lavoratori avevano lavorado negli ospedali e nei centri d’isolamento, 62 unità di campeggio Popolare sono state poste in funzione dello scontro, e 25 installazioni alberghiere erano state preparate per l’assistenza a specializzata ai viaggiatori. (GM – Granma Int.)