OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Opera di Cristhian González-Téllez del Río

A quest’altezza, a chi restano dubbi che l’unico e finale obiettivo dei nemici storici di Cuba è che crolli la Rivoluzione?
I deboli di principi, quelli che si lasciano ipnotizzare con le luci al neon del capitalismo neoliberale, quelli che, nella loro ignoranza della storia non capiscono che l’intransigenza di questo popolo è stata la sua sopravvivenza, dovrebbero anche sapere che qualsiasi concessione, tregua e consenso sarà semplicemente invano. Non saranno mai d’accordo con il dito quelli che hanno voluto il corpo intero.

Nessuno, con una conoscenza semplice della storia, potrà credere che saranno felici con un piccolo morso quelli che hanno tanto sognato con tutta la frutta. È da illusi credere che si accontenteranno con la metà del premio.

Cuba, per qualsiasi delle sue attuazioni non riceverà applausi di quelli che ci odiano. Nelle gradinate del Colosseo politico dove ci battiamo, è difficile cambiare l’orientamento dei pollici, vogliono il coroo senza vita del gladiatore e faranno di tutto per cercare d’ottenerlo.

Quelli che reclamano cambi politici, o posizioni conciliatrici della parte cubana, sottomessa a un disegno straniero, sanno molto bene che queste sono pietre per tappezzare il cammino finale del nostro socialismo. Non ci sono ingenuità in questo tema vitale.

In cambio loro stessi non riconoscono il diritto di Cuba a una dialogo rispettoso in uguaglianza di condizioni. Questi che si sono proposti più d’una volta,  anche se questo arcipelago ha tutta la morale del mondo per fissare i termini, lo bloccano in modo criminale senz’altro argomento che l’azione genocida di tentare di far arrendere un paese per fame malattie e miseria. 

Ci sono molte cose che dobbiamo cambiare, maniere da correggere, schemi da rompere, cammini da perfezionare, ma solo con il nostro riconoscimento e per sovrana decisione, mai per i dettami della pressione straniera o il ricatto politico, perchè sarebbe come esporre al rischio principi che non sono negoziabili, se si vuole mantenere l’indipendenza, che è costata tanto conseguire. 

Difendersi da tante intenzioni maligne non lascia margini per tolleranze mielose  con quelli che ricevono la loro paga mercenaria e compiono la penosa missione di cercar di disgregare una tranquillità quotidiana che molti popoli invidiano.

Di fronte a tutti i venti contrari, la Rivoluzione paziente è stata capace di conservare l’equilibrio e la misura.

Ma, attenzione, lo ha detto bene il Presidente Díaz-Canel, c’è un limite che il nemico non dovrebbe azzardarsi a sondare. (GM-Granma Int.)