A un anno dalla notificazione del primo caso pediatrico confermato con
la COVID-19 in Cuba, continua a crescere l’incidenza dei contagi in questo grupo della popolazione, definito vulnerabile dagli specialisti per via delle complicazioni che i bambini possono sviluppare durante l’evoluzione della malattia.
Il terzo focolaio del SARS-CoV-2 nel paese, iniziato nel mese di dicembre, è stato potenzialmente pericoloso per i minori de 18 anni.
Il dottor Francisco Durán García, direttore nazionale d’Epidemiologia del Ministero di Salute Pubblica, ha informato che dal 21 marzo del 2020 ad oggi sono stati diagnosticati 7 826 casi pediatrici, dei quali 399 lattanti.
Di questo totale di 7 826 pazienti pediatrici, 6 518 sono stati confermati tra gennaio e marzo del 2021. Solamente la cifra de 1 624 bambini confermati nel mese di gennaio è stata superiore a quella di 1 138 diagnosticata tra marzo e dicembre del 2020. Nel febbraio di quest’anno e l’inizio di marzo si accumulano 4 894 pazienti di 18 anni e meno, risultati positivial nuovo coronavirus.
Grazie allo sforzo dello staff di specialisti che negli ultimi dodici mesi hanno lavorato senza interruzione, nessun paziente di questo gruppo d’età è deceduto.
La dedizione dei medici e del sistema di Salute ha permesso che il 92 % di tutti i confermati positivi si sta recuperando mentre 620 sono attivi ricoverati, sabato 20.
Durante l’evoluzione della pandemia in Cuba, vari pazienti di 18 anno e meno, includendo lattanti, sono stati ricoverati in terapia intensiva in stato grave e gravissimo; questo dimostra il pericolo di non proteggere questo segmento della popolazione.
Attualmente ci sono due pazienti in stato grave (un adolescente e un neonato) e uno in stato grave instabile. (GM –Granma Int.)
