OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Photo: Ricardo López Hevia

Nell’inganno di passare per arte, il mediocre si vale di due imbrogli: il maquillage e l’opportunismo.
C’è uno spreco di tutt’e due nel libello anticubano realizzato come video clip là
a Miami. Le luci colorate, l’artificio informatico, l’accordo facile e due o tre famosi di passaggio per la moda musicale di turno nel mercato, dipingono la pessima fattura di un pezzo che si pretende sia politica. Questo il maquillage.

 Opportunismo?

Tutto quanto il denaro a palate è capace di pagare. Per questo i contradditori che ieri dicevano un’altra cosa, la vigliaccheria del più noto che ha rivela  d’avere «paura» del Presidente, la sfacciataggine di posare con un volgare «locutore con /background/», che sbaglia sino a quando chiede agli Stati Uniti, per Cuba, fuoco, blocco e invasione.
Ma il colmo della mediocrità, climax del ridicolo, è che nel tentativo di passare per originali brandendo lance contro la risoluzione cubana che è la parola d’ordine Patria o Morte! hanno utilizzato come fosse loro un’espressione già detta da Fidel.
Sì, Patria e vita, ha proclamato tempo fa il Comandante in Capo che inoltre, con esemplare umiltà, aveva chiarito che lo aveva sentito da una deputata.
Conversando con dei pioneri, il 23 dicembre del 1999, il guerrigliero aveva detto: «Oggi userò una frase non definitiva, perchè non dobbiamo mai rinunciare all’idea di Patria o Morte, nè all’idea di Socialismo o Morte, e dirò quello che ha pronunciato una giovane deputata  dell’Assemblea Nazionale: Patria e Vita! Vita per voi è quella che vogliamo!».
Guarda che plagio quello degli illusi che per dire e farsi pagare dal miglior offerente il lemma con cui vendono la Patria, hanno terminato per ripetere le parole di Fidel. Tremendo fiasco! Ma avranno letto il discorso?