
Il dottor Francisco Durán, direttore nazionale d’Epidemiologia del Ministero di Salute Pubblica, durante la conferenz stampa quotidiana ha informato che trentasette persone minori di 20 anni sono state diagnosticate con la COVID-19 il 6 gennaio.
In accordo con lo specialista, la situazione epidemiologica è complessa, perchè questa cifra include 18 casi in età pediátrica.
Francisco Durán ha informato che Guantánamo occupa il primo posto nel tasso d’incidenza dei casi positivi negli ultimi 15 giorni ed ha aggiunto che Cuba è tra i paesi con la maggiore percentuale di persone guarita dalla malattia, con l’85,1% mentre nel mondo è il 70,9 %.
In maniera generale, i territori con il maggior tasso d’incidenza sono distribuiti nel centro- occidente e in oriente nelle province di Guantánamo e Santiago, anche se tuti i territori presentano casi negli ultimi giorni. Con questo comportamento della malattia, Cuba mostra un tasso di 14,63 ogni 100.000 abitanti.
Il Dottor Francisco Durán, Direttore Nazionale di Epidemiologia nel Ministero di Salute Pubblica, ha segnalato che a Cuba si lavora energicamente, ma ha insistito sulla partecipazione della nostra popolazione e nella sua auto responsabilità per affrontare la malattia.
Riferendosi alla presenza del numero più alto di casi attivi con la COVID-19, lo specialista ha sottolineato che contiamo con la capacità necessaria per far sì che non resti un solo paziente confermato nel paese che non riceva un’assistenza istituzionalizzata con l’applicazione dei protocolli stabiliti.
A un anno dalla malattia e delle investigazioni, ha detto Durán, continua ad essere difficile il controllo della pandemia in gran parte del mondo nonostante gli sforzi di alcune nazioni per immunizzare.
La ragione di questo radica, secondo l’epidemiologo, nel fatto che è necessario realizzare l’immunità di gruppo.
«Si dice che dobbiamo creare un’immunità di gruppo, ossia che dobbiamo avere una parte importante della popolazione già immunizzata con un vaccino che protegga contro la malattia, ma si dice anche che per poter esercitare un controllo, deve esistere almeno il 70% - 80% della popolazione immunizzata, perchè realmente si possa apprezzare un effetto, e per questo manca molto».
Lo specialista, nella conferenza stampa, ha condiviso uno studio sulle sequele esposto dalla Dra. Iliana Morales, Direttrice di Scienza e Tecnica, presentato di fronte al Presidente e al Secondo Segretario del Partito, come un richiamo d’attenzione per far sì che le persone non si fidino.
Cuba è uno dei paesi con il maggior numero di persone guarite dalla malattia, con l’85.1%, mentre nel mondo è il 70,9%. (GM – Granma Int.)