
Le persone diagnosticate con la COVID-19 in Cuba e che sono morte per questa malattia appartenevano a una fascia d’età tra 60 e 89 anni, con predominio di sesso maschile, ha informato il dottor Francisco Durán, direttore nazionale di Epidemiologia del Ministero di Salute Pubblica, durante la conferenza stampa che offre ogni giorno sulla situazione del nuovo coronavirus nel paese e nel resto del mondo.
Poi ha segnalato che degli 84 decessi accumulati sino al momento nel paese, l’ 80,9 % presentava altre malattie e tra le croniche fondamentali c’erano l’ipertensione arteriale, il diabete mellito, la cardiopatia ischemica, la malattia polmonare ostruttiva cronica e l’insufficienza renale cronica, tra le altre.
Durán ha sottolineato l’importanza di preservare le misure d’igiene e di distanza sociale, soprattutto da parte di coloro che appartengono ai gruppi a rischio o presentano qualcuna della condizioni riferite.
Le persone che sono controllate con la prova del PCR in tempo reale come parte degli studi sulla popolazione, ha chiarito, non vengono ricoverate e non devono andare in centri d’isolamento.
Non è così quando la persona è un contatto di un caso confermato o sospetto della malattia, od ha un’infezione respiratoria acuta e sì che dev’essere ricoverata, ha affermato.
Il Direttore Nazionale di Epidemiologia ha aggiunto che i casi positivi che presentano un’evoluzione favorevole e che a 14 giorni i presentano un PCR negativo, vengono dimessi e tornano nelle loro case con restrizione di movimento per altre due settimane.
Se dopo questo tempo la prova è nuovamente negativa allora si dà la dimissione epidemiologica, ha concluso. (GM – Granma Int.)




