OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Gli studenti di medicina continano a realizzare il controllo epidemiologico in tutta Cuba. Photo: Ricardo López Hevia

Il Governo cubano ha reiterato la sua decisione di mantenere le misure applicate nel paese contro la COVID- 19 e non abbassare la guardia di fronte all’epidemia, anche se ogni giorno c’è una tendenza alla diminuzione dei casi confermati. Lunedì 25 sono stati sei e la cifra dei pazienti attivi 159 di 1947 da quando la malattia è giunta nellIsola.
Nela prima riunione della settimana del gruppo temporaneo per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus - guidata sempre dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez– il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha sottolineato che  si deve persuadere la popolazione perchè non si generi uno stato d’eccesso di fiducia e si continuino ad applicare le misure ».
Inoltre si deve applicare l’attenzione, soprattutto adesso con le piogge, per eviatare la proliferazione della zanzara  Aedes Aegypti,  perchè non si complichi la situazione epidemiologica nella nazione.
Nell’incontro quotidiano attraverso video conferenze dal Palazzo della Rivoluzione, Marrero Cruz ha segnalato come una priorità la produzione di alimenti e anche la battaglia contro gli speculatori e gli incrementi dei prezzi che sono aspetti che reiteratamente  la popolazione denuncia».
«Dobbiamo continuare a combattere con forz,a ha segnalato, tutti gli atteggiamenti  negativi che pregiudicano il benessere della popolazione».
Il ministro di Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda, nella sua abituale attualizzazione alla direzione del paese sull’epidemia, ha spiegato che in Cuba sono ricoverate 2068 persone per attenzione e vigilanza della COVD – 19, un numero che comprendde quelle che sono in ospedale, nei centri per i sospetti e nelle istituzioni destinate all’isolamento.
Questo numero, ha detto, è il più basso dal 22 aprile, quando erano 10700 in queste categorie.
Il 96,8 % dei pazienti diagnosticati con la malattia che sono sempre ricoverati presentano un’evoluzione clinica stabile; si contano 82 decessi, nessuno ieri lunedì 25, quando sono state dimesse 15 persone con un totale di 1794 pazienti guariti.
A proposito delle trasmissioni locali, ha informato che sono terminate 34 e si mantengono , dopo la chiusura nelle ultime ore della comunità La Ceiba, del municipio di Pinar de Río di Guane e del Latinoamericano, nel municipio del Cerro a L’Avana. . Della dozzina di eventi aperti solo Centro Habana ha riportato dei casi ieri lunedì 25.
Portal Miranda ha segnalato che negli ultimi 15 giorni il tasso più alto d’incidenza di casi positivi alla COVID – 19  per ogni 100.000 abitanti, si mantiene a Matanzas e a L’Avana. Al contrario non si riportano contagiati nello stesso periodo nell’Isola della Gioventù e in otto province: Sancti Spíritus, Artemisa, Granma, Mayabeque, Holguín, Cienfuegos, Santiago di Cuba e Guantánamo.
Di fronte al corso che ha preso l’epidemia nell’arcipelago, le autorità de La Habana, Villa Clara e Matanzas, le tre provincie con il maggior numero di casi confermati nel apese :  942, 216 e 191, rispettivamente, hanno offerto le informazioni.
Il governatore della capitale, Reinaldo García Zapata, ha spiegato che nel territorio sono ricoverate 205 persone tra le quali 84 confermate positive e 121 sospette.
L’indice di occupazione ospedaliera è di 18% e quello della terapia intensiva del 3%, i più bassi registrati sino ad ora.
Partendo da una valutazione integrale dell’epidemia a L’Avana, presentata da un gruppo d’esperti, è stato determinato di continuare con la ricerca dei casi nei luoghi più complicati.
«Si sta insistendo nel non fidarsi, ha detto, e dobbiamo cercare i contagiati;  per questo abbiamo definito i luoghi in cui dobbiamo continuare ad approfondire».
Il governatore Mario Sabines Lorenzo, parlando di Matanzas, ha offerto precisioni sul sensibile evento  di trasmissione avvenuto nell’ospedale provinciale  Comandante Faustino Pérez, dove si è concluso lo studio epidemiologico con 59 casi in totale, tre dei quali sono già stati dimessi.
In questa prestigiosa istituzione sono già state prese le misure per superare le deficienze segnalate e, come ha enumerato Sabines Lorenzo, «si apprezzano un ambiente adeguato di lavoro, di pulizia, di ordine,  un impegno dei lavoratori. Pensiamo che quel fatto si stia superando e crediamo che si stia giungendo al finale», ha commentato.  
Altre buone notizie sono giunte da Villa Clara, provincia che negli ultimi 15 giorni ha riportato solo quattro casi positivi alla COVD -19.
Del totale dei contagiati nel territorio, il 92,1 % è stato recuperato e i due eventi di trasmissione aperta - quello dell’ospizio per Anziani e quello del Poligrafico, non segnalano nuovi casi da due settimane e tutti gli implicati sono stati dimessi.
«Questo è il miglior momento per Villa Clara – ha detto il governatore Alberto López Díaz– con i migliori risultati da quando abbiamo cominciato lo scontro alla  pandemia». ( GM – Granma Int.)