OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Photo: Estudios Revolución

GUARDANDO VERSO IL 2021

L’incertezza imposta dalla  pandemia della COVID-19 non ha permesso al paese di camminare con normalità per il suo cammino abituale del processo d’elaborazione del Piano dell’Economia e del Bilancio dello Stato per il 2021.

Il Consiglio dei Ministri ha emesso nella sua sessione del mese d’aprile varie indicazioni per iniziare questo importante passo, «perchè pur nelle condizioni eccezionali nel quali stiamo lavorando non possiamo abbandonare la pianificazione».
Il vice primo ministro Alejandro Gil Fernández lo ha affermato e ha detto anche che «non si può creare un vuoto e, senza la maniera tradizionale degli anni  scorsi, abbiamo accordato d’emettere un gruppo d’indicazioni per il Governo, per iniziare già il processo d’elaborazione del Piano dell’Economia e del Bilancio dello Stato per il 2021.

Molte tra queste indicazioni sono continuità di misure incorporate nell’arrangiamento del Piano di quest’anno e per questo si continua a dare priorità alle esportazioni, alle produzioni nazionali, al raccolto delle canne e alla produzione di zucchero, all’incatenamento produttivo del settore statale con il non statale e l’investimento straniero, così come gli investimenti che fanno parte di settori strategici. 

Inoltre fomentano i progetti di sviluppo locale con destino all’esportazione, i vincoli produttivi, la produzione locale di alimenti e la sostituzione delle importazioni come strumento essenziale dello sviluppo territoriale.

Nel  caso del Bilancio dello Stato, si progetterà il deficit fiscale in corrispondenza con gli equilibri macroeconomici, a partire da uno stimolo degli indici  d’efficienza delle imprese che generano i maggiori apporti; captare il potenziale reale di  entrate di tutti i settori dell’economia, includendo le forme di gestione non statale; e mantenere le restrizioni delle spese nel bilancio.

Díaz-Canel: rispondere con un pensiero differente 

L’Apostolo di Cuba, José Martí, diceva nel 1875  che «nella previsione c’è tutta l’arte di salvare».  Molti anni dopo e con la stessa premessa, il Governo disegna le maniere migliori per uscire da questa crisi che è mondiale e implica tutti.

Il Presidente Díaz-Canel, con un ampio e profondo discorso di fronte ai membri del Consiglio dei Ministri, ha ratificato che: «In queste condizioni lo Stato deve assumere la pianificazione e ogni volta questa dev’essere più intelligente e precisa».

Il mandatario ha chiesto che cosa sta reclamando ora questo mondo neoliberale che è scoppiato con la crisi.

«Dopo aver ridotto lo Stato al minimo, comincia a chiamarlo.  E quali sono stati i paesi che hanno sopportato meglio la crisi? Quelli dov’è esistito un intervento efficiente dello Stato».

I paradigmi neoliberali, ha commentato, stanno soffrendo un fallimento con tute quste cose. Noi per questo, in queste condizioni ci troviamo in una migliore situazione».

Valutando i passi da seguire per Cuba, il Capo di Stato ha sottolineato che si deve disegnare prima di tutto la tappa di recupero: «Come apriremo al turismo, come apriremo ai voli, da quali paesi, da che settori, come apriremo alle attività economiche e sociali, con quale grandezza e con quali concetti».

Díaz-Canel ha indicato di studiare le esperienze che abbiamo vissuto in questi mesi di scontro alla pandemia che ci hanno dimostrato che devono restare per sempre…  e anche quali insufficienze hanno espresso in tutta la loro dimensione nella battaglia alla malattia.

«Non possiamo accontentarci dell’arrangiamento al Piano e alla pianificazione per il 2021, perchè stiamo affrontando una crisi mondiale. In questo difficile contesto, ha chiarito, noi dobbiamo operare con cose diverse, preparare una Strategia di Sviluppo Economico e Sociale in cui si ratifichi che non possiamo continuare  a fare le cose allo stesso modo».

Díaz-Canel ha esposto la necessità, per esempio, di dirigere il lavoro della Commissione Permanente per l’Implementazione e lo Sviluppo in funzione della valutazione, in una maniera più rapida, più decisa, più organizzata, di come attiviamo  un gruppo di questioni che sono pendenti d’implementazione della Concettualizzazione del Modello Economico e Sociale».

Tra questi elementi che non sono ancora in marcia, ha citato alcune forme di gestione e proprietà, il ridimensionamento del settore delle imprese e del privato, l’adeguata relazione che deve esistere tra i due, ed ha segnalato che: «Abbiamo buone esperienze in questi momenti della pandemia».

«Non si tratta d’improvvisare, ma d’introdurre negli schemi economici e nelle politiche di sviluppo i nuovi attori e le pratiche che sono state approvate nella Concettualizzazione delle Linee di Politica Economica e Sociale e nelle basi del Piano di Sviluppo Economico e Sociale sino 2030.

Tutto quello che facciamo adesso ci conduce nel cammino per il prossimo Congresso del Partito.

Díaz-Canel ha affermato che nel mezzo di questo problema è quando dobbiamo essere più innovatori, quando possiamo avanzare in questioni rimandate.

«Dobbiamo avere coraggio e fare cose differenti ; facendo lo stesso non risolveremo né potremo avanzare». 

Il mandatario  ha enumerato una lunga lista di questioni che vanno valutate e incluse in questa strategia per attenuare gli effetti dell’attuale crisi e che comprendono tutti i settori dell’economia cubana.

Il Capo di Stato ha aggiunto che mantenere la giustizia sociale, l’equità, le opportunità sociali per i minorenni, le entrate e le politiche pubbliche che aiutano i  più  vulnerabili.

ALTRI IMPORTANTI TEMI NELL’AGENDA

Il Consiglio dei Ministri ha analizzato altri temi molto importanti  nell’attualità cubana, che vanno a di là della  COVID-19 e comprendono elementi tanto diversi come la cultura, il lavoro, i commercio elettronico, l’ordinamento urbanistico e l’investimento straniero.

Il ministro di Cultura, Alpidio Alonso Grau, ha presentato la Politica per la Protezione e la Salvaguardia del Patrimonio Culturale, Materiale e Immateriale della Nazione, che,  ha detto, attualizza una legge che ha più di 40 anni dalla sua promulgazione e si armonizza con le convenzioni internazionali della UNESCO.

La norma giuridica che implementerà questa nuova politica, forma parte del Cronogramma Legislativo approvato dalla presente legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.

Nella riunione si è conosciuta anche l’assegnazione anticipata dei laureati dell’Educazione Superiore e dei tecnici di livello medio che termineranno gli studi nel 2021.

La ministra del Lavoro e la Previdenza Sociale, Marta Elena Feitó Cabrera, ha spiegato che il totale dei possibili laureati è di  51 mila 925 e sino ad ora hanno risposta di un posto di lavoro 46 mila 789. Cercheremo opzioni per il resto e alla fine tutti avranno un posto di lavoro assicurato.

Con tutto questo tuttavia non si soddisfa la domanda del paese ed è bassa la disponibilità  di laureati in Ingegneria Elettrica, Architettura, Automatica, Meccanica e Civile; così come i tecnici medi di Sfruttamento del Trasporto Ferroviario, dei Macchinari per Zuccherifici, tra le altre specialità.

Il ministro del Commercio Estero e l’Investimento  Straniero, Rodrigo Malmierca Díaz,  ha esposto il comportamento della strategia integrale dell’esportazione di beni e servizi del paese durante il 2019, in quello che è stato il primo anno d’implementazione e non ha dato i risultati sperati per fattori esterni come il blocco e interni come la tuttavia limitata azione delle imprese.

Malmierca Díaz  ha dettagliato anche un’altra relazione sullo sviluppo dell’ investimento straniero, i crediti esterni e le esportazioni nelle organizzazioni superiori di Direzione delle Imprese, seguite dal Ministro dell’Energia e Miniere, il cui organismo ha esperienza in questi temi, genera importanti entrate all’economia cubana e conta con potenzialità per differenziare la sua offerta esportabile.

La Controllore Generale, Gladys Bejerano Portela, ha informato su uno studio del comportamento delle indiscipline, le illegalità e manifestazioni di corruzioni  amministrative nel  2019, tema al quale il paese presta tutta l’attenzione. 

I membri del Consiglio dei Ministri hanno conosciuto i lavori che si realizzano per l’informatizzazione del Commercio Interno, attività che nel contesto della pandemia ha messo in evidenza le sue crepe, ma soprattutto la sua importanza.
Ugualemente è stato dibattuto lo scontro alle illegalità urbanistiche nel 2019, tema che avanza ma non è sradicato alla radice. 

«Queste violazioni urbane, ha affermato  Marrero Cruz, avvengono alla vista di tutti  e questo è il segnale che non c’è abitudine a un sistema di vigilanza nelle comunità, neanche da parte degli intendenti e dei governatori».

Questo è un tema che dobbiamo risolvere per il peso economico e politico che suppone per il nostro paese.

«La maniera di realizzare questa battaglia, ha assicurato, deve cambiare. Dobbiamo cercare ed esigere un risultato più grande, che le illegalità urbanistiche non invecchiano e che non ne sorgano altre nuove. Per questo dobbiamo modificare i metodi», ha concluso. (GM – Granma Int.)