
Di fronte all’espansione della nuova malattia che provoca allarme e preoccupazione nel mondo per i suoi effetti mortali, nota come coronavirus, (2019NCOV), Cuba ha preso misure incamminate alla prevenzione e al controllo di questa sindrome respiratoria acuta.
Il 28 gennaio il ministro di Salute Pubblica, Dr. José Ángel Portal Miranda e il capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile, generale di divisione Ramón Pardo Guerra, hanno partecipato a una riunione di lavoro con vari organismi dell’amministrazione centrale dello Stato, per analizzare i piani d’azione del paese di fronte alla nuova contingenza.
Recentemente, il Consiglio de Ministri effettuato mercoledì 2 gennaio, ha approvato un Piano per la Prevenzione e il Controllo della detta «polmonite di Wuhan», la città della Cina in cui sono stati riportati i primi casi di questa malattia che si trasmette soprattutto con le goccioline di saliva che il portatore del virus emette tossendo o sternutando.
Il nuovo focolaio di coronavirus, che ha già infettato almeno 9.600 persone, con più di 200 morti, la maggioranza in Cina, ha provocato un’allerta in tutto il mondo, per cui l’Organizzazione Mondiale della Salute ha deciso di dichiararlo un’emergenza sanitaria globale.
Di fronte a questa realtà e al fatto che sino ad oggi non esiste un medicinale efficace per controllare i sintomi e il contagio persona a persona della malattia, il nostra paese che sino ad oggi non riporta casi del virus mortale, si propone, come ha spiegato il ministero di Salute Pubblica, di contenere al minimo il rischio di introduzione e disseminazione del Coronavirus nel territorio nazionale e minimizzare gli effetti negativi di un’epidemia nella salute della popolazione, oltre all’influenza nella sfera economica e sociale.
Per questo è stata prevista la protezione delle fr0ntiere del paese sulla base dei regolamenti del Controllo Sanitario Internazionale vigente nei punti d’entrata per contenere l’arrivo di viaggiatori malati, attraverso aeroporti, porti e marine, e inoltre assicurare lo stretto rispetto delle misure di vigilanza e controllo su coloro che arrivano provenienti da aree con trasmissioni posteriori al loro arrivo.
Inoltre è stato determinato che queste misure devono essere implementate non solo da Salute Pubblica, ma anche da altri organismi dell’ Amministrazione Centrale dello Stato, per cui è stato creato un gruppo temporaneo di lavoro per la direzione delle azioni di prevenzione e preparazione di fronte al nuovo Coronavirus.
Inoltre è stata rinforzata la vigilanza epidemiologica con l’organizzazione della vigilanza medica nei differenti livelli del sistema di salute cubano per l’attenzione in tutte le unità assistenziali dove si possa presentare un caso con il sospetto del virus.
È stato preparato un processo di capacitazione per tutto il personale di salute pubblica, per la diagnosi e l’attenzione nel paese e nello stesso tempo sono state date indicazioni per la protezione del personale cubano che realizza missioni internazionaliste in altri paesi.
Non ci sono casi di Coronavirus a Cuba.
Di fronte alla confusione generata dall’apparizione nelle reti sociali di un’informazione sull’esistenza di un caso di Coronavirus nella contea di Santa Clara, conviene chiarire che si tratta di un uomo portatore del virus nella contea di Saanta Clara in California, negli Stati Uniti.
La confusione viene fatta perchè nel capoluogo della provincia di Santa Clara in Cuba c’è un reparto di nome Condado, che ha generato il falso allarme.
Ma sino ad oggi non ci sono casi di Coronavirus in Cuba. ( GM – Granma Int.)