OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Il portico d’entrata al quartiere, inaugurato nel 1999, fu finanziato dal governo della Repubblica Popolare Cinese, con materiali portati da quel paese. Il suo nome è « Portico dell’Amicizia». Photo: Jose M. Correa

Il Quartiere cinese de L’Avana cambia la sua immagine . Ritorna evidente per tutti l’antico incanto che faceva di questa piccola “Città Gialla”, come la definiva il celebre scrittore cubano Alejo Carpentier, un luogo di visita obbligatoria per
locali e stranieri.
Cuba è un paese dove sono presenti differenti culture.  Si parla molto della miscela di spagnoli e africani nella nostra identità, ma la presenza cinese ha lasciato anch’essa le sue impronte nell’Isola.
Imponente, con uno stilo appartenente  alle dinastie Ming e Sing, si eleva il Portico del Quartiere  Cinese de L’Avana, conosciuto  come il «Portico dell’ amicizia», che ci segnala l’arrivo a un luogo unico, immerso nella magia di antichissime tradizioni
È il più imponente dell’America Latina, costruito con colonne e statue ornamentali di granito e marmi portati dal paese asiático, presenti nel cuore della città come evocazione di tipici costumi del Lontano Oriente.
Formando uno dei più antichi e grandi Chinatowns dell’America Latina,  il quartiere avanero viene conisiderato il secondo più importante del mondo dopo quello di  San Francisco, in California, negli Stati Uniti.
La prima migrazione cantonese a Cuba avvenne nel 1847, con i culíes che sostituirono gli schiavi africani nelle piantagioni di zucchero.
Poi giunse una seconda ondata dalla California, con denaro, di cinesi che fuggivano dalla crisi economica e dalla discriminazione.
Si organizzarono in società e trasformarono il settore nel più grande quartiere cinese del continente, con centinaia di migliaia d’abitanti, grandi ristoranti, teatri e lussi.
Ancora oggi si conservano antiche tradizioni nel Quertiere Cinese, come la celebrazione dell’Anno Nuovo Lunare e gli anniversari della prima presenza cinese nell’Isola, sempre con vari e coloriti spettacoli.
La particolarità non condivisa negli altri quartieri cinesi, come quelli di San Francisco o Nuova York è che il Quartiere Cinese de L’Avana sin dai suoi inizi fu quasi una «comunità aperta», che ha fatto sì che la razza cinese divenisse la terza componente etnica dell’identità cubana dopo la europea e l’africana.

IL QUARTIERE CINESE DI OGGI

Attualmente la comunità cinese-cubana è formata da poche centinaia di nativi e da migliaia di discendenti di prima, seconda e terza generazione, associati al Gruppo Promotore de Quartiere Cinese.  
In questo quartiere popolare ci sono scuole dove si praticano le arti marziali , c’è un cinema cinese, una farmacia con medicinali  omeopatici provenienti dalla Cina , un quotidiano e varie installazioni di servizi e commerci.
KwongWah Po(/«Quotidiano  Popolare Cinese»/) ​ era il  solo giornale di Cuba che si stampava in lingua cinese, tipo tabloide, con quattro pagine, tre in cinese e l’ultima in spagnolo.   Aveva una tirata di 600 copie il mese ed era indirizzato alla comunità cinese con informazioni nazionali e internazionali. Ora si stampa solo in versione digitale, anche se la tipografia e le rotative si conservano in perfetto stato nonostante gli anni, dato che furono costruite negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo.
Tra le attività promosse dal Quartiere per attrarre interesse sulla presenza di questo paese in Cuba, ci sono lo studio di storia e cultura, corsi di lingua, pratica di arti marziali, danze tipiche, teatro e applicazioni della medicina tradizionale.
La Scuola di Wushu, fondata dal maestro Roberto Vargas Lee nel 1994 attrae molta curisità.  Attualmente conta con circa 4.000 membri di diverse età e con un programma che comprende stili interni ed esterni delle arti marziali cinesi  (Wushu).
Questo quartiere, per le sue singolarità e le tipiche attrazioni, è uno dei luoghi più frequentati de L’Avana, privilegiato per la ricchezza dei ristoranti che offrono piatti della cucina cinese a prezzi economici.
Con una speciale concentrazione nell’incrocio  Cuchillo de Zanja, tra Rayo e San Nicolás, in circa 60 metri di lunghezza ci sono diversi ristornanti che formano l’arteria commerciale più importante della zona.
Piatti tipici della cucina cinese con altre specialità cubane e internazionali caratterizzano i piccoli ristoranti a conduzione familiare che godono d’una ben guadagnata reputazione tra i turisti stranieri e i clienti nazionali.
Il Quartiere cinese de L’Avana viene considerato uno dei più importanti in America Latina e ringiovanisce partendo dalla volontà del Governo;  i suoi incipienti frutti si distinguono già per il loro colore e la loro bellezza e questo fa sì che attualmente non sia solamente il giallo della città quello che prevale, come scriveva Carpentier nelle sue cronache.
Oggi sono meno di 70 i cinesi naturali che vivono in questo settore, ma sia i cubani che i turisti stranieri lo identificano come “Il Quartiere Cinese de L’Avana.( GM – Granma Int.) 

Questo passaggio in appena 60 metri riunisce la maggior quantità di ristoranti per metro quadrato della città e accende le tradizionali lanterne rosse. Photo: Jose M. Correa
Il Giardino del Bonsái sarà sede di seminari, corsi, esposizioni e avrà anche uno spazio per il commercio di varie specie. Photo: Jose M. Correa
Lo stradone dei ristoranti conosciuto come Cuchillo de Zanja. Photo: Jose M. Correa
Photo: Jose M. Correa
La danza del leone. La danza folcloristica più popolare in Cina. Il leone è il re degli animali e nella tradizione cinese è considerato una mascotte che può proteggere dalla sfortuna e dalle disgrazie, portando pace e prosperità. Photo: Jose M. Correa
Il taichi aiuta a ridurre lo stress, l’ansia e aiuta anche ad aumentare la flessibilità e l’equilibrio . Photo: Jose M. Correa
La Scuola di Wushu è stata fondata dal maestro Roberto Vargas Lee nel 1994. Photo: Jose M. Correa
La danza dei ventagli cinesi è iniziata come un rito cerimoniale, e i movimenti tradizionali del ballo non sono mai cambiati; la danza offre una rappresentazione di bellezza, grazia, destrezza, tradizione e storia. Photo: Jose M. Correa
La danza del dragone, una delle danze tradizionali più emblematiche dela cultura cinese ed è una delle tradizioni più comuni delle feste cinesi Photo: Jose M. Correa
Photo: Jose M. Correa
Photo: Jose M. Correa
Photo: Jose M. Correa
Photo: Jose M. Correa
La comunità cinese de L’Avana contava, ne1 1958, con quattro cinema e il teatro Aguila de Oro, che offriva spettacoli teatrali con pezzi dell’Opera cinese. Il cinema Aguila de Oro (Kiam-Yin), offriva films in cantonese; il cinema Nuevo Continental (Sian TaiLuk), pellicole cinesi e nordamericane; il cinema Pacífico (Jay Ping Yon), pellicole cinesi e nordamericane e il cinema La Gran China (Sian Mend Ji Yin), pellicole cinesi e nordamericane. Photo: Jose M. Correa