
Agosto ha date d’enorme importanza per il popolo cubano. Nell’almanacco si uniscono come in complotto di buona volontà i giorni 12 e 13 che, per gli abitanti dell’Isola sono una combinazione necessaria di festa e riflessione.
Ed è che il Giorno Internazionale della Gioventù, istituito da UNESCO nel 1999, e la nascita del nostro eterno giovane Fidel, servono come pretesti per guardare il paese da dentro e cercare nelle voci degli eredi e dei protagonisti dell’opera rivoluzionaria i cammini più fermi del progetto di nazione alla quale aspiriamo.
Il nostro giornale è vicino al sentire del sangue giovane di Cuba e all’impronta che il Comandante ha lasciato nelle nuove generazioni; per questo cerchiamo risposte dai professionisti nobili della comunicazione, dediti oggi alla battaglia interminabile contro la mancanza di memoria storica e responsabili di trasmettere il legato di Fidel alla grande massa giovane del paese.
• Per Carlos Miguel Ramos, giornalista di 26 anni del Centro Visión Yayabo, di Sancti Spíritus, Fidel sarà sempre il più coraggioso dei giornalisti.
«Ci ha sempre insegnato a fare un giornalismo ribelle, in disaccordo con le cose mal fatte e coraggioso; se dovessi identificare la sua impronta nella gioventù cubana attuale o in buona parte di questa, segnalerei la costanza nel lavoro, la dedizione e il sacrificio nella nostra professione. Questa tenacia la ereditiamo noi giovani d’oggi che sacrifichiamo il tempo libero per raggiungere le nostre mete e realizzare i nostri sogni professionali, noi che studiamo di più e apprendiamo con più interesse, per essere utili al popolo e edificare così il progetto di paese che tutti sogniamo.
• Lo studente di Giornalismo della Facoltà di Comunicazione dell’Università de L’Avana (FCOM), Yasmani Rodríguez Forteza, di 22 anni, segnala che ricordare e onorare Fidel è una delle missioni fondamentali, in tempi di manipolazioni e notizie false propagate nelle reti sociali che tentano di denigrare Cuba e il nostro progetto socialista.
«L’impronta di Fidel, credo, deve trasgredire le consegne e le frasi fatte per farla giungere attraverso tutti i canali e le forme alle nuove generazioni di cubani, ora più vincolati grazie alle tecnologie dell’informazione e la comunicazione.
In attesa del 13 agosto, la nostra celebrazione del Giorno Mondiale della Gioventù deve lasciare spazi per segnalare il suo legato da tutte le piattaforme digitali alle quali abbiamo accesso, per far sì che la sua immagine e il suo pensiero si perpetuino nella nostra quotidianità», ha assicurato.
Celebrazioni
Un gruppo di 35 giovani meritevoli dell’Associazione Hermanos Saíz sarà protagonista del scalata del Pico Turquino, nella Sierra Maestra, per ricordare la data e rendere omaggio all’eterno giovane Fidel nel suo 93º compleanno Holguín sarà la provincia sede delle attività centrali, con enfasi nel museo di Birán, dove nacque il leader della Rivoluzione Cubana, dov’è stato realizzato un campeggio con una fiera agricolo-giovanile, un incontro tra generazioni e uno scambio con la comunità-
Per oggi 12 è previsto un compleanno collettivo tra le molte celebrazioni, con l’inaugurazione di varie opere nel Consiglio Popolare holguinero di Guamuta del Piano Turquino.
Ugualmente in tutti i municipi del paese si realizzeranno attività per bambini e adolescenti, tra i quali si segnalano l’inaugurazione di mostre fotografiche, conversazioni, dibattiti e vendite di libri relazionati con la vita e l’opera di Fidel.
Inoltre si riconosceranno i giovani meritevoli con la consegna della tessera della UJC e altri riconoscimenti.
Ci saranno concerti di piccolo, medio e grande formato, presentazioni di gruppi di artisti dilettanti e di brigate artistiche nelle zone lontane e di difficile acceso e nelle case dei bambini orfani. Non mancheranno gli incontri sportivi. ( GM – Granma Int.)