Durante il mese di luglio lo scenario oceanico e atmosferico nell’Oceano Pacifico equatoriale ha smesso di corrispondere con l’esistenza di un evento El Niño/Oscillazione del Sud (ENOS), con l’interruzione delle anomalie calde della temperatura superficiale del mare nella sua regione centro orientale, con l’entrata alla normalità nel comportamento di altri indici tipici di questo complesso processo d’interazione d’atmosfera oceanica.
Come riferisce il più recente Bollettino sulla Vigilanza del Clima elaborato dagli specialisti del Centro del Clima dell’Istituto di Meteorologia, il consenso dei modelli consultati suggerisce che le condizioni oceaniche e atmosferiche imperanti lì nell’attualità continueranno neutrali, con una leggera tendenza al raffreddamento dell’acqua marina alla fine di quest’anno.
Vale la pena ricordare che i differenti pronostici stagionali emessi dalla nostra area geografica prima dell’inizio della stagione ciclonica, auguravano un numero probabile di organismi tropicali nell’ambito della norma ed hanno valutato la presenza di un enos debole che ha già smesso d’esistere.
La pubblicazione ha informato che in luglio la temperatura media nel paese è stata di 28.3 gradi Celsius, superiore di 0,8 gradi alla media storica e sono stati stabiliti due records di massime assolute per il mese nelle stazioni meteorologiche di La Jíquima, Holguín, con 37,2 gradi, e in quella di San Juan y Martínez, Pinar del Río, dove il termometro ha segnato 36,5 gradi il giorno 3.
Chiama l’attenzione che le percentuali di notti calde nelle località di Bahía Honda, La Fe, Punta del Este, Casablanca, Jovellanos, Yabú e Las Tunas, sono state tra le dieci più elevate della serie 1980-2019.
In relazione alle prospettive per agosto il Centro del Clima prevede le precipitazioni nella norma delle tre regioni dell’arcipelago cubano, mentre si aspettano temperature massime e minime superiori a quelle registrate mensilmente. (GM – Granma Int.)