
Il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha condannato l’annuncio del Segretario di Stato Michael R. Pompeo di continuare per due settimane, dal 18 aprile al 1º maggio 2019, la sospensione attuale, con un’eccezione del diritto di presentare una denuncia conforme al Titolo III della Legge Helms-Burton
Il Cancelliere cubano nel suo account in Twitter ha definito la Helms-Burton «un’aberrazione che non avrebbe mai dovuto esistere, perchè viola il Diritto Internazionale e danneggia tutta Cuba e ogni famiglia».
«La Legge Helms-Burton è inapplicabile, ha affermato Rodríguez Parrilla, sia per i cubani che per gli stranieri. Il suo proposito di dominio suscita una condanna schiacciante della comunità internazionale. Le nuove misure isolano sempre più gli USA».
Michael R. Pompeo nel suo annuncio sostiene che «il Dipartimento di Stato continua ad esaminare le condizioni dei diritti umani in Cuba, includendo la repressione nel corso dei diritti del popolo cubano alla libertà d’espressione e di riunione.
In una calunniosa e chiara ingerenza su temi di altre nazioni, il Governo degli Stati Uniti dichiara che sta realizzando una supervisione all’appoggio militare di sicurezza e d’intelligenza di Cuba a Nicolás Maduro e accusa l’Isola «d’essere responsabile della repressione, la violenza e una crisi umanitaria provocat dalla fame in Venezuela».
E come se non bastasse il tono «monroista» e offensivo dell’annuncio, il Dipartimento di Stado yanquee minaccia coloro che nel nome del Diritto Internazionale desiderano investire a Cuba «e che riconsiderino se stanno trafficando con beni confiscati e incitando la dittatura cubana».
Recentemente il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha reiterato che la Legge Helms-Burton costituisce un’aggressione all’indipendenza e alla dignità di Cuba, e rappresenta la brama annessionista e coloniale che pretende di provocare il cambio del sistema politico ed economico.
«È un affronto alla nostra sovranità e dignità. Basta con le minacce imperiali».
«Questo è rubare con una legge quello che non hanno potuto rubare con la forza Cuba è sovrana da 60 anni e non ci saranno leggi né forze d’ingerenza che la facciano tornare alla schiavitù», ha assicurato Díaz-Canel.
«Il popolo cubano no cederà mai alle esigenze e alle minacce dell’imperialismo, questo dovrebbero saperlo bene. Così come avvisò Fidel: «Se noi avessimo ceduto una sola volta alle esigenze imperialiste, la Rivoluzione Cubana non esisterebbe. Quello che ha frenato gli imperialisti è l’eroismo del nostro popolo, al prezzo che va pagato». (GM – Granma Int.)




