
Il ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla ha condannato le gestioni degli USA per promuovere nel Consiglio di Sicurezza della ONU un progetto di risoluzione che pressioni il Venezuela ad accettare un aiuto umanitario, considerato uno strumento d’ aggressione da Caracas
«Il progetto di risoluzione del governo degli USA nel Consiglio di Sicurezza della ONU tenta di legalizzare l’aggressione militare contro il Venezuela . È il primo passo dell’intervento umanitario » ha denunciato il cancelliere dell’Isola dal suo account della rete sociale Twitter.
In accordo con il diplomatico, riportato da Prensa Latina, si tratta di un’iniziativa indirizzata ad appoggiare il colpo di Stato in corso contro la Rivoluzione Bolivariana e il suo leader, Nicolás Maduro, una crociata che il mese scorso ha imposto l’auto proclamazione del parlamentare Juan Guaidó come presidente e il suo riconoscimento di Washington e vari dei suoi alleati in America e in Europa.
Rodríguez ha avvisato che il progetto di risoluzione fomentato dagli Stati Uniti nell’organo di 15 membri della ONU, l’unico con potere vincolante nelle sue decisioni, si basa in ipotesi.
In questo senso ha citato l’uso di termini che dai circoli di potere si utilizzano per fare pressioni sui governi sovrani, tra i quali:
«situazione umanitaria», «tentativo di bloccare l’aiuto umanitario», «milioni di migranti e rifugiati», «uso eccessivo della forza contro manifestanti pacifici» e «sollecita d’adottare le misure necessarie».
«Se non si approverà diranno che si è tentato; se si approverà che non è stato realizzato. Poi verranno «Un corridoio umanitario con la protezione internazionale», «l’obbligo di proteggere e l’uso di tutte le misure necessarie. Sono cominciate cosi le ultime guerre imperialiste», ha insistito.
Secondo fonti con accesso al progetto statunitense, lo stesso chiama all’inizio immediato di un processo politico indirizzato alla celebrazione di elezioni presidenziali libere e credibili, fatto che implicherebbe l’approvazione e il disconoscimento del governo di Maduro, anche se il mandatario si è imposto in maniera categorica nelle votazioni del maggio scorso con un risultato rispettato da diversi governi del pianeta.
Inoltre il progetto degli USA esprime «una profonda preoccupazione per i diritti umani e la situazione umanitaria in Venezuela, includendo i recenti tentativi di bloccare la consegna di aiuti umanitari».
Il governo venezuelano ha richiamato l’attenzione mondiale sull’obiettivo di utilizzare l’assistenza come punta di lancia per un’aggressione.
Oltre al progetto di risoluzione degli Stati Uniti, si è saputo che la Russia starebbe proponendo un testo rivale che reitera la necessità di rispettare i propositi e i principi della Carta della ONU, come l’uguaglianza sovrana, il non intervento nei temi interni e la soluzione pacifica delle controversie.
Perché una risoluzione sia approvata nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, è necessario il voto favorevole della maggioranza dei suoi membri e che non esista nemmeno un veto di una delle potenze con questa prerogativa: Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito e Francia.




