OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Freddo a L’Avana in avenida 23 angolo M nel Vedado. Photo: Ariel Cecilio Lemus

Anche se mancano ancora marzo e aprile, l’entrata di soli sette fronti freddi sino al 15 febbraio e le prospettive che nessuno entrerà nei prossimi giorni, apre la possibilità che questa attuale stagione invernale 2017 - 2018 sia uguale o rompa il record nazionale di meno fronti freddi, stabilito nell’inverno 1996 – 1997 con undici.
Il dottore in Scienze  Ramón Pérez Suárez, noto specialista del Centro del Clima dell’Istituto di Meteorologia, ha indicato a Granma che l’indice  di circolazione prevalente su Cuba nelle ultime settimane è stato caratterizzato dalla marcata influenza di centri di alte pressioni atmosferiche e allo scambio di masse di aria tra il tropico e le latitudini medie del continente americano.
Definiti come una  zona limitrofe tra  due masse con notevole contrasto termico -  una fredda e l’altra calda – nel nostro paese i fronti si classificano  considerando la velocità media del vento sostenuto registrato durante il cambio del tempo.
Valutando tutto questo si considerano deboli quelli accompagnati da venti inferiori a 35 chilometri l’ora; moderati tra 36 e 55 km/ora, e forti se raggiungono o superano i 56 km/ ora.
Richiama l’attenzione che nei due decenni precedenti c’è stata un’apprezzabile tendenza alla diminuzione del numero dei fronti freddi con rango di moderati e forti nell’arcipelago cubano.  
Il record nazionale assoluto di fronti freddi è di 35 nell’inverno del 1976 - 1977
(Traduzione GM – Granma Int.)