Con il nome di Carovana della Libertà si conobbe la rotta di più di mille chilometri percorsa dall’Esercito Ribelle dopo il Trionfo della Rivoluzione Cubana. Il precorso fu realizzato tra il 2 e l’8 gennaio del 1959, quando entrò a L’Avana.
La siguente selezione di immagini è tratta dal libro «Carovana della libertà», degli autori cubani Luis Báez e Pedro de la Hoz. Il testo spiega il percorso delle truppe ribelli comandate da Fidel, dal 1º gennaio al 17 gennaio del 1959, giorno in cui giunsero a Pinar del Río per consolidare il trionfo della Rivoluzione.
• Scarichi in formato PDF (7,6 Mb) il libro Carovana della Libertà <http://media.cubadebate.cu/wp-content/uploads/2009/08/caravana-libertad-completo.pdf>, pubblicato in Cubadebate. ( Traduzione GM – Granma Int.)
In Columbia, oggi Città Scuola Libertad, l’8 gennaio del 1959. Photo: Archivo
Il popolo riceve con entusiasmo Fidel e i barbudos scesi vittoriosi dalla Sierra. Photo: Archivo
L’entrata di Fidel Castro a Santiago di Cuba nel 1959, accompagnato da Celia Sánchez. Photo: Archivo
Fidel e Raúl Castro nel balcone del Municipio di Santiago di Cuba. Photo: Archivo
Il trionfo della Rivoluzione nel gennaio del 1959. Photo: Archivo
Il 3 gennaio Fidel parla con Camilo Cienfuegos, che è andato a informarlo su questioni importanti. Photo: Archivo
L’entrata di Fidel a L’Avana, l’8 gennaio del 1959. Nel gruppo si vedono Juan Almeida Bosque, Camilo Cienfuegos, Augusto Martínez Sánchez e altri compagni. Photo: Archivo
L’entrata di Fidel a L’Avana. Photo: Archivo
La Carovana percorre il Malecón ed entra in calle 23. In Radiocentro conversa con alcuni artisti, e nel mezzo dell’allegria popolare continua verso Marianao Photo: Archivo
Photo: Archivo
L’incontro che pose termine al percorso della Carovana della Libertà terminò verso le due di mattina del 9 gennaio del 1959. Photo: Archivo
Chi ha fatto propri i sogni collettivi e ha lavorato in maniera instancabile per il bene degli altri prima di tutto, non muore mai del tutto, perché ci sono impronte tanto profonde che possono affrontare il tempo senza timore di perdere la battaglia contro il suo passare implacabile